Siccità in Sardegna, agricoltori e allevatori in crisi
Siccità in Sardegna, agricoltori e allevatori in crisiRoma, 20 mag. (askanews) – Continua a essere critica la situazione siccità in Sardegna e continuano ad ampliarsi le zone dell’isola colpite dal fenomeno che sta mettendo già da maggio a dura prova agricoltori e allevatori sardi. Anche il Nord Sardegna deve fare i conti con l’ampliarsi delle zone a rischio che stanno aumentando al pari dei problemi che deve affrontare il mondo agro-pastorale del territorio, diviso tra il crescente ricorso alle irrigazioni, l’approvvigionamento della risorsa idrica con autobotti e acquisto dei foraggi per il bestiame con costi aziendali sempre maggiori.
L’allarme arriva in particolare da Nord Est, con l’area tra Loiri, Porto San Paolo, Padru e Alà dei Sardi, tra le più colpite, senza dimenticare la drammatica situazione della Nurra. La siccità, dunque, non risparmia nemmeno il Nord se si eccettuano le aree del comprensorio irriguo del Consorzio di Bonifica, con l’invaso del Liscia che continua a mantenere un buon livello di riempimento. Intanto oggi dovrebbero arrivare già le prime novità sul tema con una delegazione di Coldiretti che sarà ricevuta dal sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, per trovare già una strada comune. “La situazione idrica soprattutto in alcune di queste zone, come ci testimoniano giornalmente i nostri agricoltori e allevatori, è arrivata oltre il limite. Già da tempo e in questi giorni lo abbiamo rilanciato a vari livelli alla politica, abbiamo denunciato questa situazione sempre più insostenibile per il mondo delle campagne che ha bisogno di interventi strutturali importanti che garantiscano a tutte le aree agricole il giusto approvvigionamento di acqua, soprattutto in fasi climatiche come quella attuale – ribadisce Antonello Fois, presidente Coldiretti Nord Sardegna – stiamo continuando a condividere questi problemi e le nostre richieste in maniera approfondita sensibilizzando la politica e ci attendiamo da subito risposte concrete”.