Progetto Fileni ‘Buon miele non mente’: api sentinelle ambiente
Progetto Fileni ‘Buon miele non mente’: api sentinelle ambienteRoma, 3 giu. (askanews) – Al via “Buon miele non mente”, il nuovo progetto Fileni di biomonitoraggio ambientale, che nasce con lo scopo di tutelare la biodiversità e l’ambiente. Nelle aree verdi di tre dei suoi allevamenti bio la società ospiterà, infatti, alcune colonie di api mellifere, che potranno così dimostrarsi validissimi sensori naturali per monitorare la qualità dell’aria, del terreno e dell’acqua nel raggio di chilometri dalle arnie.
Le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico e della biodiversità naturale, oltre a fornire una grande quantità di alimenti di alta qualità. Il rischio di una loro estinzione sta diventando sempre più concreto e per questo Fileni ha deciso di proteggerle e preservarne la condizione, installando complessivamente 72 arnie nei pressi degli allevamenti biologici di Fabriano (Ancona), Cannuccia (Jesi) e Ostra (Ancona). Fileni si occuperà di ritirare piccole quantità di polline fresco raccolto dalle api in modo sia da visionare la quantità di biodiversità presente nel territorio circostante gli alveari, sia da verificare l’assoluta bontà dello stesso. Il progetto si colloca inoltre all’interno di un programma innovativo nell’ambito del quale le api sono appunto definite “nomadi” in quanto le arnie vengono spostate in regioni diverse e le api attraversano così l’Italia dando vita ad un prodotto che racchiude la biodiversità dei territori più vocati alla raccolta del miele.
Partner tecnico dell’iniziativa, Giorgio Poeta, agronomo e apicoltore che ha fondato a Fabriano la sua azienda agricola. Produce miele biologico, pratica la transumanza e ha svolto nella sua carriera numerosi studi sulle api come bioindicatori, in grado di evidenziare la salubrità dell’ecosistema. Il progetto, inoltre, sarà realizzato in collaborazione con AMAP, l’Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca “Marche Agricoltura Pesca”, e CREA, il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Masaf.