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Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codarda

| Redazione StudioNews |

Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codardaBari, 3 giu. (askanews) – La giornata del leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte si conclude – a parte l’appendice quasi notturna del collegamento con Piazzapulita su La7 – in un teatro barese per una delle ultime tappe del tour elettorale “L’Italia che conta”. La guerra in Ucraina, le armi, il nuovo patto di stabilità europeo e le “incoerenze” del Governo e della premier Giorgia Meloni al centro dell’iniziativa, di taglio teatrale, nella quale il discorso di Conte è accompagnato da foto e titoli di giornale, talvolta interrotte da clip video, da quelli drammatici dei combattimenti in Europa e dei massacri in Medio Oriente a quelli che ripropongono vecchie dichiarazioni della presidente del Consiglio.



Il passaggio più duro è su Gaza, dopo le immagini di l’orte e distruzione il leader stellato ricorda che “il nostro governo si è astenuto tre volte alle Nazioni Unite sul cessate il fuoco”, a suo giudizio una manifestazione di “codardia”. Sull’Ucraina l’ex premier ripropone le dichiarazioni di Meloni, di Mario Draghi ed Enrico Letta, le previsioni sugli esiti del conflitto e gli effetti delle sanzioni alla Russia. Ricordando un voto dell’Europarlamento sul riarmo, Conte mostra una slide che mette insieme i favorevoli (FdI, Lega, FI e Pd, le elezioni europee si svolgono con il proporzionale e non conoscono “alleanze”) e il solo contrario: il M5S. “Il partito delle armi a accusa Conte – non conosce differenze fra destra e sinistra, arruola tutte le forze politiche; quasi tutte, noi siamo qui”. Stesso schema grafico, col Pd nello stesso riquadro delle forze di maggioranza, a proposito del nuovo patto di stabilità europeo: gli altri astenuti, “solo noi contrari”, commenta.


Il focus torna ad essere esclusivamente su Meloni quando si parla di banche e della norma riscritta sugli extraprofitti: “Aveva detto di non essere ricattabile, sono bastate le telefonate di due banchieri…”.