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L’Istat conferma: a maggio l’inflazione stabile allo 0,8%

| Redazione StudioNews |

L’Istat conferma: a maggio l’inflazione stabile allo 0,8%Roma, 17 giu. (askanews) – A maggio l’inflazione è aumentata dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +2,3% a +1,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% di aprile a +2,5%). Lo ha reso noto l’Istat confermando la stima preliminare.



La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +1,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e si interrompe quella dei regolamentati (da -1,3% a +0,7%) e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,8% a +4,3%). Nel mese di maggio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera, così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,1% a +2%).


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia (da -0,6% a -0,9%) e quella dei servizi è stabile (a +2,9%), determinando un aumento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,8 punti percentuali, dai +3,5 di aprile). L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,5%) e dei Beni alimentari non lavorati (+1,4%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,1%) e dei Beni durevoli (-0,5%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.


L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8 su base annua (da +0,9% di aprile), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione dello 0,2% su base mensile e di 0,8 su base annua.