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Cina, ancora giù investimenti e vendite nel disastrato immobiliare

Cina, ancora giù investimenti e vendite nel disastrato immobiliareRoma, 17 giu. (askanews) – In mezzo a una serie di dati positivi diffusi oggi dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, ce n’è uno particolarmente preoccupante per le autorità di Pechino: il settore immobiliare, già in profonda crisi, anche nel mese di maggio ha visto un calo degli investimenti.



I dati rilasciati oggi dal ente statistico mettono sulla via della crescita prevista dalle autorità cinesi per il 2024, cioè il 5% circa. A maggio sono cresciuti i consumi, con le vendite al dettaglio al +3,7% su base annua, +0,5% rispetto al mese precedente. Nei primi cinque mesi dell’anno, le vendite totali al dettaglio di beni di consumo sono aumentate del 4,1% su base annua. Le vendite al dettaglio online sono cresciute del 12,4%. E’ aumentata anche la produzione industriale, con un +5,6% e sono cresciuti anche gli investimenti complessivi in contro capitale – che includono proprietà, investimenti manifatturieri e infrastrutture – del 4% nei primi cinque mesi del 2024 rispetto a un aumento del 4,2% nel periodo gennaio-aprile.


Tutto bene, insomma? No, se uno guarda a un dato particolarmente sensibile: gli investimenti immobiliari sono diminuiti del 10,1% su base annua nei primi cinque mesi del 2024, peggiorando dal calo del 9,8% da gennaio ad aprile e dal calo del 9,5% nel primo trimestre. E questo va a pesare sui conti in grave difficoltà degli sviluppatori immobiliari, che sono al centro di una grave crisi debitoria che rischia di creare una spirale anche per il settore del credito. La superficie degli spazi abitativi di nuove case vendute è diminuita del 20,3% nei primi cinque mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il valore totale delle vendite di nuove case è crollato del 27,9% su base annua.


Il mese scorso, la Cina ha annunciato una serie di misure per soccorrere il settore immobiliare: 300 miliardi di yuan (38,6 miliardi di euro) di sussidi per aiutare a eliminare l’eccesso di case invendute, con la richiesta agli enti locali di rilevarle e poi farne edilizia convenzionata.