Premierato, primo sì (con 109 voti) del Senato all’elezione diretta del presidente del consiglio
Premierato, primo sì (con 109 voti) del Senato all’elezione diretta del presidente del consiglioRoma, 18 giu. (askanews) – Primo sì del Senato al ddl di riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio. I voti a favore sono stati 109, i contrari 77, un astenuto. Il testo passa ora alla Camera per la seconda delle quattro letture previste.
Un voto con qualche scintilla tra le opposizioni e il presidente del Senato: “Grazie per l’applauso, ma non può essere selettivo solo quando piace a voi: o c’è sempre o non c’è mai”, ha detto Ignazio La Russa, commentando il rumoroso gradimento espresso nei suoi confronti dai banchi delle opposizioni dopo che aveva richiamato il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei a rivolgersi alla presidenza e non col “voi” alle minoranze dell’aula di palazzo Madama. L’insolito intermezzo ha avuto luogo nel corso delle dichiarazioni di voto finali sul ddl costituzionale per l’introduzione del premierato. Nel corso dell’intervento di Lisei, contestato in diversi passaggi dal lato opposto dell’emiciclo, La Russa ha richiamato diversi senatori delle opposizioni all’ordine e al rispetto “dell’ordine dei lavori: parla per ultimo il rappresentante del gruppo più grosso”.
Prima di aprire la votazione finale, La Russa ha comunque ringraziato i senatori per il clima “civile” del dibattito. Dopo l’approvazione del ddl, “tutti innalzano la Costituzione, a destra e sinistra, è un buon segnale”, ha detto. “Lo sappiamo, rappresenta tutti, dal primo all’ultimo articolo, compreso il 138 (quello che regola la procedura per le modifiche costituzionali, ndr)”, ha commentato il presidente del Senato.