Vino, studio su impatto ambientale della Falanghina di RadiciVive 891
Vino, studio su impatto ambientale della Falanghina di RadiciVive 891Milano, 25 giu. (askanews) – La Falanghina della giovane Cantina napoletana RadiciVive 891 è stata al centro di uno studio di due anni dedicato all’impatto ambientale della produzione di questo vino bianco campano, attraverso il “Life cycle assessment” (Lca). Si tratta di un metodo grazie al quale si valuta l’intero ciclo di vita di un prodotto o di un servizio, analizzando le risorse consumate, le emissioni nell’ambiente e tutti gli altri impatti possibili, fornendo una visione completa per dare la possibilità all’azienda di prendere decisioni più sostenibili e più consapevoli con l’obiettivo di ridurre complessivamente il peso sull’ambiente.
La ricerca, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e pubblicato da “Wine Economics and Policy”, rivista curata dall’Università di Firenze, ha preso in considerazione le varie fasi, da quelle produttive vere e proprie fino al packaging per arrivare poi alle scelte di mercato con l’obiettivo di incrociare i dati dell’analisi “Life cycle costing” (Lcc), che tiene conto anche degli aspetti di tipo economico. Dallo studio è emerso, tra l’altro, che la bottiglia di vetro, il contenitore maggiormente utilizzato per il vino, è quello meno sostenibile ed esorta a concentrarsi sulla ricerca di nuovi imballaggi con materiali a basso impatto ambientale. L’analisi sottolinea infine anche l’importanza che le Istituzioni promuovano politiche che favoriscano la sostenibilità ambientale, che dovrà diventare sempre più conveniente anche dal punto di vista economico.
L’analisi offre spunti preziosi che possono aiutare le aziende ad orientare le scelte sull’intero ciclo di vita di un vino, e conferma l’attitudine di RadiciVive 891 per la sostenibilità, che si sposa con la valorizzazione dei vitigni autoctoni.