Cia Toscana: Regione non risponde su crisi agricoltura locale
Cia Toscana: Regione non risponde su crisi agricoltura localeRoma, 5 lug. (askanews) – “Dopo cinque mesi nessuna risposta, riteniamo necessario intraprendere ulteriori iniziative di mobilitazione a difesa del reddito e delle attività degli agricoltori toscani che verranno definite negli organi regionali della nostra Confederazione già convocati”. Il presidente della Cia Agricoltori Italiani Valentino Berni, a nome della Confederazione regionale ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e alla vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, per ricordare e ribadire quello che ancora non è stato fatto, nonostante numerosi incontri e promesse fatte nei mesi scorsi.
La Cia Toscana ha infatti iniziato una mobilitazione nel novembre 2023, partendo da Roma. Poi l’ assemblea regionale dello scorso 15 gennaio alla presenza di Giani e Saccardi quando la Cia ha presentato il documento “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”. Quindi un successivo incontro che si è svolto il 19 febbraio alla presidenza della Regione Toscana “nel quale – sottolinea Berni – abbiamo presentato un documento contenente obiettivi e misure, per accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, per incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, per mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, per salvaguardare i servizi e le attività sociali, cruciali per i territori rurali ed infine per consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy”. “Nell’incontro del 19 febbraio ricordiamo che fu assunto l’impegno di proporre alle Organizzazioni Agricole un ‘Patto di legislatura su agricoltura’ che abbiamo accolto favorevolmente ed al quale nell’incontro del 23 febbraio, promosso dalla vicepresidente, abbiamo dato il nostro assenso e disponibilità per la definizione di tali interventi e per la sottoscrizione del patto” aggiunge Berni. “Purtroppo, a tale impegno non è stato dato seguito, infatti, dopo l’incontro del 23 febbraio non ci sono stati nè incontri con le organizzazioni, perlomeno con la Cia, né una bozza di patto di legislatura, tantomeno atti significativi da parte della Giunta regionale, sia per affrontare le emergenze che per dare prospettive e risposte adeguate al settore”.