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La lettera in cui Biden scrive che non si ritira

| Redazione StudioNews |

La lettera in cui Biden scrive che non si ritiraNew York, 8 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lunedì in una lettera ai legislatori democratici del Congresso, di essere “fermamente impegnato a restare in questa corsa” per la Casa Bianca, nonostante i numerosi appelli che lo invitavano a ritirarsi.



Biden ha detto nella lettera di aver avuto “ampie conversazioni con la leadership del partito, funzionari eletti, persone della base e, soprattutto, elettori democratici negli ultimi 10 giorni circa” e il presidente ha ribadito di ” aver sentito le preoccupazioni delle persone… non sono cieco”, ma continua a restare determinato nel continuare la sua campagna. Biden chiamerà più legislatori democratici questa settimana dopo averne contattato almeno 20 la scorsa settimana per rassicurare che sta ascoltando le critiche sul suo stato di salute.


Biden nella lettera, in reazione alle critiche sulla sua candidatura, ha aggiunto: “Posso rispondere a tutto questo dicendo in modo chiaro e inequivocabile: non mi candiderei di nuovo se non credessi assolutamente di essere la persona più adatta per battere Donald Trump nel 2024”. ha richiamato il partito all’unità. Dopo il disastroso dibattito contro il suo avversario che ha provacato spaccature all’interno dei DEM, Biden ha richiamato il partito all’unità. “La questione su come andare avanti è stata discussa ormai da più di una settimana. Ed è ora che finisca”, ha insistito Biden, spiegando che “qualsiasi indebolimento nella determinazione o mancanza di chiarezza riguardo al compito che ci attende aiuta solo Trump e ci danneggia. È tempo di riunirsi”.


Il presidente ha invitato poi a non ignorare il processo delle primarie spiegando che “gli elettori del Partito democratico hanno votato. Diciamo che questo processo non ha avuto importanza? Che gli elettori non hanno voce in capitolo? Mi rifiuto di farlo”. Biden, nella lettera, ha poi chiarito: “Sento un profondo obbligo nei confronti della fede e della fiducia che gli elettori del Partito Democratico hanno riposto in me per candidarmi quest’anno. Era una loro decisione da prendere. Non la stampa, non gli esperti, non i grandi donatori, non un gruppo selezionato di individui, non importa quanto ben intenzionati”.


E facendo appello alla sua costante difesa della democrazia ha scritto: “Gli elettori – e solo gli elettori – decidono il candidato del Partito Democratico. Come possiamo difendere la democrazia nella nostra nazione se la ignoriamo nel nostro stesso partito?”. La lettera arriva al rientro a Washington di senatori e deputati dopo la pausa del 4 luglio, un rientro che potrebbe veder crescere il numero di legislatori che chiedono al presidente di fare un passo indietro.