Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresa
Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresaRoma, 11 lug. (askanews) – Gli studenti italiani, soprattutto quelli delle scuole Superiori, non hanno ancora recuperato le performance pre Covid, ma i risultati 2024 delle prove Invalsi (che monitorano le competenze in Italiano, Matematica e Inglese) restituiscono risultati incoraggianti, quantomeno un cambio di tendenza: in particolare nell’ultimo anno della Secondaria di II grado c’è un ‘miglioramento significativo’ in tutte le discipline, per Italiano più che in Matematica, soprattutto in Inglese.
Non mancano situazioni critiche: sono ancora molto elevati i divari territoriali, con il Sud e le Isole che arrancano, ma anche tra comuni nelle stesse aree geografiche; nella Secondaria di I grado solo 4 studenti su 10 terminano il ciclo con competenze in Matematica adeguate: ‘Un dato allarmante’; al II anno della Secondaria di secondo grado quasi 4 studenti su 10 non raggiungono almeno il livello base in Italiano. Tra i dati più incoraggianti quelli sulla dispersione scolastica: nel 2024 la dispersione scolastica ‘implicita’ (la quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza aver acquisito le competenze fondamentali in nessuna delle tre materie monitorate dall’Invalsi) scende al 6,6% e raggiunge il valore più basso da quando è iniziata la sua rilevazione (2019, era al 7,5%); e prosegue anche il calo della dispersione ‘esplicita’ (i 18-24enni che non arrivano al diploma o a una qualifica professionale di ELET-Early Leavers from Education and Training): nel 2023 è al 10,5%, -1% sul 2022 e ben -15,4% sul 2001 (25,9%).
Il Rapporto nazionale INVALSI 2024 è stato presentato oggi alla Camera dei Deputati, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. ‘Il cambiamento di tendenza, non ci porta, Inglese a parte, a dire che abbiamo recuperato gli esiti prepandemici. Per l’ultimo anno di Secondaria di Secondo grado il miglioramento c’è ed è significativo per tutte le discipline, sia Italiano che Matematica’, ha spiegato il presidente INVALSI Roberto Ricci: ‘Il dato più bello in assoluto è il calo così rilevante della dispersione scolastica implicita. Un ragazzo in questa condizione è a fortissimo rischio di esclusione sociale e di diritti e doveri di cittadinanza. Quello che mi preoccupa maggiormente, è il dato allarmante sulla Matematica nella secondaria di I grado, soprattutto ragazzi che ragazze: 4 su 10 terminano con competenze matematiche adeguate’.
Quest’anno le prove INVALSI hanno coinvolto circa 1 milione di studenti della scuola Primaria (classe II e classe V), circa 570.000 studenti della scuola Secondaria di Primo grado (classe III) e più di 1 milione di studenti della scuola Secondaria di Secondo grado: ‘Nonostante gli elevati numeri di studenti e studentesse partecipanti, di classi e di scuole coinvolte – precisa Invalsi – le prove si sono svolte regolarmente con tassi di copertura molto elevati, vicini al raggiungimento di tutta la popolazione destinataria delle prove stesse’. I RISULTATI DELLA SCUOLA PRIMARIA – Per quanto di modesta entità, si riscontrano prime indicazioni di una ‘inversione di tendenza’ dei risultati in Italiano e Matematica gli allievi della II primaria. Nonostante gli esiti siano ancora significativamente meno buoni di quelli registrati nel 2019 e nel 2021, si evidenzia una lieve ripresa per quanto riguarda la Matematica che, se confermata in futuro, potrebbe segnare l’inizio della ripresa in un grado scolastico così importante. E’ infatti in crescita rispetto al 2023 la percentuale di allievi che raggiungono almeno il livello base. – In Italiano circa il 67% (era il 69% nel 2023 e il 73% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 67% (era il 64% nel 2023 e il 71% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3).
L’andamento degli esiti della V Primaria è piuttosto differenziato in base alla disciplina, ma prevalgono le note positive rispetto a quelle meno favorevoli. Ad eccezione dell’Italiano dove i risultati sono stabili, in Matematica e soprattutto in Inglese si riscontra una inversione nell’andamento dei risultati, con una crescita statisticamente significativa per entrambe le prove di Inglese. – In Italiano circa il 75% (era il 74% nel 2023 e l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 68% (era il 63% nel 2023 e il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – Anche i risultati d’Inglese sono nuovamente in crescita dopo il calo del 2023. Il 95% (era l’87% nel 2023, il 94% nel 2022) degli allievi e delle allieve raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (Reading), mentre nella prova di ascolto (Listening) è l’86% di allievi e allieve (erano l’81% nel 2023 e l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Come era avvenuto nel 2023, anche i risultati del 2024 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in netto miglioramento. A livello nazionale gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: in Italiano il 60% (-2 punti percentuali rispetto al 2023); in Matematica il 56% (invariato rispetto al 2021, 2022 e al 2023); in Inglese Reading (A2) il 82% (+2 punti percentuali rispetto al 2023 e +4 punti percentuali rispetto al 2022 e + 6 punti percentuali rispetto al 2021); in Inglese Listening (A2) il 68% (+3 punti percentuali rispetto al 2023, +6 punti percentuali rispetto al 2022 e +8 punti rispetto al 2021). Dall’inizio della rilevazione (2018) è aumentata di ben 14 punti percentuali la quota di allievi che raggiungono il prescritto A2 in Listening. I divari territoriali rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi e allieve con livelli di risultato molto bassi. In particolare, solo il 48% degli studenti della macro-area Sud raggiunge almeno il livello 3 in Matematica e tale percentuale scende drammaticamente al 39% nel Sud e Isole. Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – Per quanto riguarda il II anno della Secondaria di secondo grado (nel 2020 e nel 2021 le prove non si sono svolte a causa della pandemia), in Italiano il 62% degli studenti (-1 punto rispetto al 2023; -4 punti percentuali rispetto al 2022 e -8 punti rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti, anche se si osserva un preoccupante calo nel Nord Ovest e nel Centro; in Matematica il 55% degli studenti e delle studentesse, risultati invariati rispetto al 2013 (+1 punto percentuale rispetto al 2022 e 7 punti percentuali rispetto al 2019), raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). La distanza nei risultati tra Centro-Nord e Mezzogiorno si riduce di qualche punto percentuale poiché solo le due macro-aree meridionali migliorano leggermente rispetto al 2023. Tuttavia, la quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3 si riduce ulteriormente nel Sud rispetto al grado 8, passando dal 48% al 44%, evidenziandosi una vera e propria emergenza nell’apprendimento della Matematica. Per l’ultimo anno della Scuola Secondaria di Secondo grado, i risultati delle prove INVALSI evidenziano invece ‘un apprezzabile miglioramento rispetto agli anni passati in tutte le discipline osservate’: in Italiano il 56% degli studenti (+5 punti rispetto al 2023, +4 punti rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 23 punti del 2023 ai 21 punti del 2024; in Matematica sembra intravedersi un leggero miglioramento con il passaggio al 52% (dopo tre rilevazioni stabili al 50%) della quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 31 punti del 2023 ai 27 punti del 2024, ancora molto ampio, ma comunque in miglioramento; in Inglese il 60% degli studenti raggiunge i traguardi (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di Reading (+4 punti percentuali rispetto al 2023) e il 45% in quella di Listening (+3 punti percentuale rispetto al 2023). Soprattutto per la prova di Listening la differenza della quota di allievi e di allieve che raggiunge i traguardi prescritti è di 31 punti percentuali tra il Nord e il Mezzogiorno. ‘Nella V Primaria, già dall’anno prossimo cominceremo sul campo le fasi di sperimentazione sulla somministrazione delle Prove in formato Computer Based, per arrivare il più presto possibile sull’intera popolazione’, ha confermato Ricci: ‘Dopo la sperimentazione saremo in grado di fare una previsione sulla messa a regime: l’obiettivo è il prima possibile’.