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Vino, in primi 6 mesi 2024 export Champagne -15%: 106,7 mln bottiglie

Vino, in primi 6 mesi 2024 export Champagne -15%: 106,7 mln bottiglieMilano, 23 lug. (askanews) – Le spedizioni di Champagne nel primo semestre del 2024 hanno raggiunto i 106,7 milioni di bottiglie, con un calo del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, che era stato un semestre record (se si esclude il 2022), e le spedizioni sono tornate a un livello vicino a quello del 2019. Tenendo conto di questa situazione, i viticoltori e le Maison che si sono riuniti nei giorni scorsi a Epernay nell’ambito del Comité Champagne, hanno fissato la resa commerciabile per la prossima vendemmia a 10mila kg-ha, il 12% in meno rispetto alla raccolta dell’anno scorso che era stata di 11.400 kg-ha.



“La difficile situazione geopolitica ed economica globale e l’inflazione diffusa stanno pesando sui consumi delle famiglie” ha spiegato il presidente delle Maison di Champagne, David Chatillon, sottolineando che “lo Champagne continua a subire le conseguenze dell’eccesso di scorte da parte dei distributori nel 2021 e nel 2022. Gli champenois hanno fiducia nei valori della loro Denominazione”. Il Comité ha spiegato che nella Champagne la stagione è stata eccezionalmente umida: a causa della scarsa insolazione e di un avvio del periodo vegetativo caratterizzato da un clima fresco, l’intero vigneto è stato sottoposto a una forte pressione della peronospora che è stata comunque controllata. Le gelate primaverili e la grandine hanno avuto un impatto moderato sul potenziale di raccolta (circa il 10%), e lo sviluppo delle viti è in ritardo di 5-6 giorni rispetto alla media decennale, e l’inizio della vendemmia è previsto intorno al 10-12 settembre.


“Dopo un 2023 particolarmente caldo e secco, il 2024 è stato un anno eccezionalmente piovoso, rendendo più difficile il lavoro in vigneto” ha dichiarato il presidente dei viticoltori, Maxime Toubart, aggiungendo che “la pressione della peronospora è elevata ma nel complesso è stata tenuta sotto controllo, grazie a un duro lavoro, e le condizioni meteorologiche da qui alla vendemmia saranno decisive per garantire una buona raccolta”.