Milano, 26 mar. (askanews) – “Si sceglie la donna che dà l’ovocita secondo i classici criteri: alta, bella, bionda, in genere una donna dell’Est. Siamo alla selezione della razza? Assolutamente, le donne nere costano molto meno di quelle bianche, quindi anche con connotazioni evidentemente razziste. Poi la donna che affitta l’utero viene selezionata con altri criteri e ad essa va una cifra relativa nonostante i costi alti a causa delle società di intermediazione e delle consulenze legali che costano molto”. Lo ha detto il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a Zona Bianca su Retequattro a proposito della pratica, illegale in Italia, dell’utero in affitto o gestazione per altri.
“Sull’utero in affitto ci sono delle fiere, si fanno in Europa, se ne doveva fare una anche a Milano poi hanno pensato che visto che è un reato la propaganda forse non era il caso, e nelle fiere si vede benissimo” che è un mercato, “si vedono i depliant, le consulenze, le offerte che vengono fatte, di minor costo, si può scegliere tutto perché il committente a tutti i diritti, semplicemente deve pagare” ha aggiunto. “Ci sono sempre due madri diverse, due donne, una è quella che dà gli ovociti sempre attraverso il prezzo preciso sul catalogo, quindi dà le caratteristiche genetiche, trasmette il Dna. L’altra invece è quella che fa il vero utero in affitto e in questo caso viene scelta secondo altri criteri: deve essere una donna che ha già partorito, che dà garanzie di salute, ma non devi avere le caratteristiche estetiche tipiche di chi poi scegli in questo caso” ha ribadito.