Tennis, Paolini: “Oro olimpico e due finali Slam, anno pazzesco”
Tennis, Paolini: “Oro olimpico e due finali Slam, anno pazzesco”Roma, 13 ago. (askanews) – “E’ stato un anno pazzesco, mai mi sarei immaginata di vincere un oro olimpico e di giocare due finali Slam. Sono davvero contenta, spero di tenere qusto livello il più a lungo possibile perché mi sto divertendo, sto vivendo tante nuove esperienze, tutte entusiasmanti”. E’ comprensibilmente sorridente Jasmine Paolini, intervistata per la WTA alla vigilia del Cincinnati Open. Ha quel sorriso largo e aperto che parte dagli occhi, della stessa natura benché di intensità minore di quello incontenibile sfoggiato durante la premiazione per l’oro ai Giochi di Parigi, il primo nella storia del tennis italiano a un’Olimpiade.
Con il suo modo di stare in campo e trasmettere emozioni positive si è guadagnata l’affetto, oltre all’apprezzamento per la qualità del tennis espresso, dei tifosi al Roland Garros e a Wimbledon, dove è arrivata a giocarsi il titolo, e al Foro Italico, dove ha trionfato in doppio agli Internazionali BNL d’Italia. A Cincinnati, spera di proseguire l’opera. “L’anno scorso ero qui nelle qualificazioni e quest’anno sono qui da numero 5 del mondo, è pazzesco. Non sarà semplice perché da testa di serie ho un bye e inizierò al secondo turno, ma arrivo da settimane sulla terra battuta a Parigi. Dovrò adattarmi, qui i campi mi sembrano molto veloci. L’obiettivo è giocar bene, concentrarmi sulla partita e non pensare alla classifica che ho adesso” ha detto.
Il trionfo olimpico l’ha proiettata in una dimensione differente rispetto a tutto quanto vissuto finora. “L’Olimpiade è un’esperienza molto significativa per me. Da giocatrice pensi agli Slam, ai WTA 1000, non hai così chiaro in mente l’obiettivo delle Olimpiadi – ha detto -. L’anno scorso Sara mi ha chiesto di provare a qualificarci per i Giochi, sapevo che per lei era importante vincere una medaglia. Abbiamo giocato in doppio tante settimane per arrivarci. Aver vinto la medaglia è una cosa grandiosa, perché è qualcosa di più globale, universale, attrae anche persone che normalmente non seguono il tennis. E’ stato diverso per me rispetto agli Slam, ma forse per la popolazione italiana di più grande. Farlo con Sara ancora di più, abbiamo un buonissimo rapporto e mi ha aiutato tanto anche a migliorare in singolare”. C’è spazio anche per l’analisi a freddo del percorso concluso in finale a Wimbledon, con una sconfitta che, ha ammesso, non è stata semplice da dimenticare. “Wimbledon è il torneo più importante per ogni giocatore. I primi due giorni dopo la sconfitta in finale sono stati duri, ma esserci arrivata è qualcosa di cui andare fiera. Sono state due settimane meravigliose che ho potuto vivere con la mia famiglia lì con me e con il mio team” ha concluso.
Ma è già tempo di nuove sfide. Si avvicina lo US Open, trasmesso in chiaro e in esclusiva, gratis e per tutti, su SuperTennis, l’ultimo Slam della stagione che può avvicinarla ancora di più alla matematica qualificazione per le WTA Finals in singolare e in doppio a novembre, prima delle finali di Billie Jean King Cup. La nostra numero 1 è pronta ad appassionarci ancora.