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Consorzio Caluso Docg, Carema e Canavese Doc: -30 uve ma qualità buona

Consorzio Caluso Docg, Carema e Canavese Doc: -30 uve ma qualità buonaMilano, 11 set. (askanews) – La primavera piovosa e l’estate calda preannunciano una vendemmia “di buona qualità” per i vini Caluso Docg. I tempi di maturazione sono sostanzialmente in linea con quelli delle scorse annate e tra pochi giorni i viticoltori di Caluso e Canavese (Torino) inizieranno la raccolta dell’Erbaluce, varietà che beneficia del microclima favorevole dell’Anfiteatro Morenico.



Secondo quanto spiegato dal Consorzio di tutela Caluso Docg, Carema e Canavese Doc, presieduto da Bartolomeo Merlo, la quantità di uva sarà inferiore rispetto agli anni precedenti: nelle zone meno ventilate sono comparsi peronospora e oidio, mentre le piogge durante la fioritura hanno impedito a molti grappoli di maturare. La produzione stimata è dunque inferiore del 30% rispetto alle annate precedenti. Nonostante queste difficoltà, il clima caldo ha favorito la crescita e la peronospora è stata comunque tenuta sotto controllo. Attualmente, i produttori stanno monitorando attentamente i livelli di zucchero negli acini. Inoltre, la presenza della Popillia Japonica, pur creando alcune difficoltà, non impedisce la continuità della produzione. I grappoli selezionati per il passito sono sani quasi ovunque: nella zona nord del Canavese, infatti, sono stati riscontrati alcuni casi di peronospora. Per quel che riguarda la Denominazione Carema Doc, le uve si confermano nella maggior parte dei casi eccellenti, dimostrando la solidità della produzione nonostante un lieve calo nella quantità di Nebbiolo e alcune variazioni nella qualità delle uve rosse.


Anche per il Canavese Doc si prospetta una buona annata: la qualità delle uve Barbera, Neretto e Freisa è buona, mentre la quantità è leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni. Le prime attività di raccolta delle basi spumante inizieranno la prossima settimana, seguite a breve dalla vendemmia delle uve destinate al passito, promettendo risultati eccellenti. Il Consorzio sottolinea infine che in generale il Canavese “si conferma come una zona di grande valore per la viticoltura, con una produzione che continua a mantenere elevati standard di qualità e una buona capacità di soddisfare le richieste del mercato”.