Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato obiettivi nuova Sanità 4.0

Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato obiettivi nuova Sanità 4.0


Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato obiettivi nuova Sanità 4.0 – askanews.it




Digitalizzazione e alleanza pubblico-privato obiettivi nuova Sanità 4.0 – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Il Piano Transizione 4.0 ha permesso una netta digitalizzazione di centri, studi medici e poliambulatori, dando vita ad un nuovo modello di Sanità 4.0, fondato sulle potenzialità delle nuove tecnologie digitali, dei big data e dell’intelligenza artificiale. Infatti, un sistema sanitario efficace ed universale può essere garantito a tutti i cittadini, sfruttando la digitalizzazione dell’healthcare e la partnership pubblico-privato.

Su questi temi si è sviluppato un dibattito tra rappresentanti istituzionali, esperti del settore ed esponenti di realtà pubbliche e private, nel corso del convegno dal titolo “Il ruolo della Sanità privata 4.0: possibili strategie e partnership per un obiettivo comune: la Salute della Persona”, organizzato da Dreamcom presso la sede della Regione Lazio. Obiettivo del convegno è stato quello di porre l’attenzione sull’importanza dell’innovazione come strumento per migliorare l’efficienza del sistema e l’accesso alle cure, sulla base di una collaborazione tra i diversi attori del settore sanitario. L’evento, che ha visto la moderazione di Tonino Cantelmi, è stato introdotto dal saluto istituzionale della Vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

Ad aprire i lavori l’intervento di Fabio Miraglia, Presidente Giomi Next e Membro ACOP, che ha sottolineato la necessità di un modello di assistenza domiciliare integrata, che comprenda l’erogazione dei servizi in forma sia privata che convenzionata, assistenza infermieristica, indagini strumentali, visite specialistiche e riabilitazione: “Quello che sta facendo il nostro gruppo è quello di portare quanta più cura, da quello che nasce come sistema ospedalicentrico, a casa”. Per Fabio De Santis, Responsabile di Struttura S. Maria della Pace – Fondazione Don Gnocchi di Roma, “una delle difficoltà più grandi è quella di immaginare dei percorsi riabilitativi uniformi, declinandoli allo stesso tempo secondo le diverse direttive regionali. È infatti necessaria una connessione tra i diversi setting di cura per garantire il continuum of care in ogni fase della vita”.

A sottolineare il contributo della robotica è Irene Aprile, Direttrice del Dipartimento Riabilitazione Neuromotoria della Fondazione Don Gnocchi: “Siamo dotati di una serie di tecnologie in tutti i centri, abbiamo 57 dispositivi robotici in 8 regioni.