Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Je accuse Ilaria Salis in Ue contro Orban: Maya e io detenute politiche in Ungheria

| Redazione StudioNews |

Je accuse Ilaria Salis in Ue contro Orban: Maya e io detenute politiche in UngheriaBruxelles, 8 ott. (askanews) – L’europarlamentare Avs Ilaria Salis ha attaccato oggi duramente il premier ungherese Viktor Orbßn, durante una conferenza stampa del gruppo della Sinistra a Strasburgo, per il trattamento durissimo che ha subito quando è stata in detenzione preventiva per 15 mesi a Budapest, e per l’analoga situazione in cui si trova oggi un’altra militante, la tedesca Maya T, di 23 anni, estradata dalla Germania in Ungheria con accuse simili alle sue.



Salis ha parlato in vista del dibattito in plenaria che ci sarà domani nella plenaria del Parlamento europeo, con Orbßn che presenterà il programma della presidenza semestrale di turno ungherese del Consiglio Ue, un’occasione per la ex detenuta di rivolgersi direttamente al premier accusato di non rispettare lo stato di diritto. “Io – ha esordito l’eurodeputata – ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore, da dentro un carcere, perché sono stata imprigionata per 15 mesi in custodia cautelare. Ho già denunciato ampiamente le condizioni in cui sono stata detenuta lì. E tra l’altro mi sono trovata sottoposta a un processo politico, con una sentenza già scritta, prima ancora che dai giudici, da numerosi esponenti del governo ungherese. Non ultimo il presidente Orbßn, che quando un mese fa è venuto in visita in Italia mi ha dipinto pubblicamente come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza”.


“Oggi – ha continuato Ilaria Salis – sono qui grazie alla solidarietà di decine di migliaia di cittadini antifascisti. Ma la vicenda del processo contro gli antifascisti in Ungheria non è ancora conclusa. Oggi – ha denunciato – si trova in carcere Maya, che è un attivista tedesca, una persona non binaria. E anche lei si trova in custodia cautelare, con accuse simili alle mie; e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo”. “La Germania ha deciso a giugno la sua estradizione verso l’Ungheria. Tra l’altro – ha riferito Salis – l’operazione di estradizione è avvenuta in piena notte, con modalità molto dure: è stata portata da decine di agenti con il volto coperto, ammanettata mani e piedi. Le è stato messo persino un sacco sopra la testa, non le è stato permesso di di bere durante il trasferimento. E’ stata trasferita prima dalla Germania all’Austria, poi dell’Austria all’ungheria”.


“E tutto ciò – ha aggiunto – è stato fatto dalle autorità tedesche prima che si esprimesse la Corte Costituzionale federale, che poi di fatto si è espressa chiedendo il blocco temporaneo dell’estradizione, ma quando Maya ormai era già stata consegnata nelle mani delle autorità ungheresi. Oggi si trova in carcere a Budapest in condizioni che sono assolutamente contrarie agli standard europei: è sottoposta a isolamento da più di tre mesi e può uscire dalla cElla, se non per l’ora d’aria ogni giorno; viene ammanettata anche per gli spostamenti interni al carcere, e la sua cella è sottoposta a video sorveglianza. Ogni giorno è costretta a perquisizioni personali in cui si deve spogliare completamente nuda”. “Riguardo a questa situazione – ha annunciato Salis – insieme al mio collega Martin Schirdewan abbiamo presentato un’interrogazione scritta alla Commissione europea. Inoltre voglio fare appello ai movimenti trans, femministi e queer, oltre che a tutti gli antifascisti, per mantenere alta l’attenzione sul caso di Maya e per fare tutto il possibile per esprimere la solidarietà più concreta, perché si tratta di una attivista non binaria, detenuta in un paese come l’Ungheria dove la transizione di genere è un fatto illegale”.


“Trovo anche molto preoccupante il fatto che un paese come la Germania, storicamente molto attento allo stato di diritto, al rispetto dei diritti della persona, abbia deciso di collaborare con l’Ungheria di Orbßn in una questione del genere, dove evidentemente i diritti più basilari non sono garantiti. E io ritengo invece che gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero bloccare immediatamente tutte le estradizioni verso l’Ungheria”, ha sottoliineato Salis. “Alla luce di tutto ciò – ha osservato ancora -, secondo me la presidenza di turno da parte di questo governo ungherese del Consiglio dell’Unione europea è assolutamente inopportuna, perché l’Europa unita è nata proprio sulle ceneri del nazifascismo come risposta di cooperazione internazionale, antinazionalista e solidale. Ed è un paradosso che la presidenza possa toccare a qualcuno che dice pubblicamente di voler occupare Bruxelles, e che vuole smantellare l’Unione europea e i suoi valori nel nome di un nuovo nazionalismo. L’Ungheria di Viktor Orbßn è a suo stesso dire una democrazia illiberale, una oligarchia, uno stato etnico e autoritario”, con lui che “è al potere ininterrottamente da 14 anni”. “In Ungheria – ha denunciato Salis – lo stato di diritto non è garantito, i media sono sottoposti a stretto controllo e perfino a forma indirette di censura, le opposizioni sono criminalizzate, la società civile è repressa, c’è una struttura economica di tipo oligarchico, il Welfare è stato ridotto, i gruppi più svantaggiati sono stati ulteriormente marginalizzati, crescono le disuguaglianza sociale e le disparità fra una regione all’altra, i diritti delle minoranze e dei migranti sono calpestati e il razzismo ormai è qualcosa di assolutamente sdoganato dal governo”. “I problemi di Orban sono i diritti delle minoranze, il diritto di asilo, la libertà di espressione, lo stato di diritto, e lui scientificamente, quotidianamente, fa di tutto per poter smantellare queste questi diritti queste garanzie in Ungheria. Tra l’altro alimenta per mezzo della propaganda l’odio, l’ostilità, del popolo ungherese verso quell’Europa che lui definisce come degenerata, e quindi crea questo nemico esterno; ma tuttavia vuole starci dentro per accaparrarsi i fondi economici”. “Non ci sorprendono – ha continuato Salis – i legami di Orbßn con le peggiori destre europee, perché condividono gli stessi valori sovranisti nazionalisti e autoritarie non ci stupisce il fatto che abbia partecipato alla festa della Lega Nord a Pontida, e che abbia fondato il gruppo dei Patrioti per l’Europa. Sostanzialmente Orbßn e i suoi solidali sovranisti sono una variante autoritaria del capitalismo globale, si pongono in modo falso come difensori delle classi popolari quando in realtà lavorano solo a vantaggio delle elite economiche nazionali e sono un ostacolo all’amicizia, la solidarietà, la fratellanza fra i popoli, e rappresentano anche – ha concluso – una minaccia per tutti i cittadini che aspirano a vivere in libertà in Europa”. Infine, a un giornalista che chiedeva se interverrà domani in plenaria al dibattito con Orbßn sul programma della presidenza di turno Ungherese del Consiglio Ue, Ilaria Salis ha riposto: “Sì, sì, assolutamente, pensavo di intervenire domani perché appunto volevo esprimere quello che è il mio punto di vista, anche alla luce dell’esperienza che ho avuto. E poi anche un discorso più generale sull’Europa, sulla presidenza di turno ungherese del Consiglio Ue”.