Coldiretti: i cavalli sono risorsa per turismo e agricoltura
Coldiretti: i cavalli sono risorsa per turismo e agricolturaRoma, 7 nov. (askanews) – Dalla pet therapy ai cammini, la presenza dei cavalli nelle ventisettemila aziende agricole italiane con allevamenti equini rappresenta oggi una risorsa importante tanto dal punto di vista turistico quanto sociale, garantendo esperienze e servizi sempre più innovativi. E’ l’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’inaugurazione di Fieracavalli a Verona, dove è stata allestita un grande fattoria didattica dedicata ai bambini, con la presenza del presidente nazionale Ettore Prandini. Le Donne di Coldiretti propongono una serie di attività legate ai più piccoli, mentre i cuochi contadini sono attivi nella preparazione di specialità a km zero.
La nuova frontiera dell’ippoturismo sono i cammini di Campagna Amica, che proprio con ippovie, sentieri e vie di pellegrinaggio formano una fittissima rete di percorsi alla scoperta degli angoli più segreti del Belpaese, visitando cantine, frantoi, fattorie e birrifici agricoli. Fondazione Campagna Amica ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Fitrec Ant, la Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec – Ante per la promozione di esperienze in tale direzione. Gli agriturismi che propongono attività di equitazione sono quasi 1400 su tutto il territorio nazionale, con Sicilia, Lombardia e Toscana in testa alla classifica delle regioni con il maggio numero di strutture, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat.
Ma il cavallo è protagonista anche delle esperienze di agricoltura sociale grazie alle iniziative di cura e assistenza terapeutica come l’ippoterapia, con il coinvolgimento di ragazzi e adulti con problemi di disabilità. Un esempio di come oggi le campagne possano offrire un nuovo modello di welfare che, soprattutto nelle zone interne, aiuta a compensare la carenza di servizi alla persona. Di vitale importanza in tale ottica sarebbe considerare – sottolinea Coldiretti – i cavalli allevati nelle aziende agricole così come quelli usati nelle fattorie sociali e negli agriturismi come “animali da reddito”, al pari, ad esempio, delle mucche, invece che come beni di lusso, secondo la norma oggi vigente. Il loro impiego nella pet therapy come nell’ippoturismo non può, infatti, essere considerato come una “roba da ricchi” ma come un sostegno all’attività agricola.
Con 32 razze tutte italiane, il Belpaese – conclude la Coldiretti – vanta la maggiore biodiversità equina d’Europa con il patrimonio equino concentrato in particolare in Lombardia, Lazio, Sicilia, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna e Puglia.