Da transizione energia danni a finanza se combinata con altri shock
Da transizione energia danni a finanza se combinata con altri shockRoma, 19 nov. (askanews) – I rischi correlati alla transizione energetica non dovrebbero, se da soli, danneggiare la stabilità finanziaria nell’eurozona. Tuttavia se questi rischi si combinassero con shock macroeconomici si potrebbero generare perdite e danni nel settore. Lo affermano le diverse autorità di vigilanza europee (Eba, Eiopa e Esma) in un rapporto stilato assieme alla Bce per valutare, su richiesta della Commissione europea, i rischi delle politiche legate a “Fit-for-55”.
Secondo lo studio questo possibile scenario “richiede un approccio di coordinamento delle politiche per finanziare la transizione verde e per la necessità di integrare i rischi climatici in maniera tempestiva e ampia nella gestione dei rischi delle istituzioni”. Lo studio ha valutato l’impatto di questa transizione per banche, fondi di investimento, fondi pensione e assicurazioni sulla base di tre scenari: uno di base in cui le politiche di Fit-for-55 vengono attuate. Uno scenario avverso in cui si crea una fuga dalle imprese legate a fonti energetiche tradizionali e fossili. E uno scenario avverso opposto, con shock di natura macro finanziaria.