Roma, 4 apr. (askanews) – Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha adottato oggi una risoluzione di condanna della Corea del Nord per gravi violazioni dei diritti.
La risoluzione, co-sponsorizzata dalla Corea del Sud e adottata alla 52a sessione ordinaria dell’UNHRC, esorta Pyongyabng a garantire la libertà di parola sia online che offline, a consentire la creazione di media indipendenti e a riconsiderare la sua legge sul blocco dei contenuti culturali dall’esterno. Nel 2020 la Corea del Nord ha adottato una nuova legge sul “rifiuto dell’ideologia e della cultura reazionarie” che vieta di distribuire o guardare contenuti provenienti dalla Corea del Sud, dagli Stati Uniti e da altri paesi.
Nella risoluzione inoltre si esorta Pyongyang a rivelare alle famiglie di persone la cui libertà è ristretta tutte le informazioni rilevanti, compreso il luogo in cui si trovano gli stranieri detenuti o rapiti nel nord. La risoluzione sembra riflettere la richiesta del governo di Seoul alla Corea del Nord di chiarire la morte di un funzionario del dipartimento alla pesca sudcoreano, colpito a morte dalla guardia costiera del Nord vicino al confine marittimo de facto tra le due Coree nel 2020.
L’UNHRC adotta una risoluzione che condanna le violazioni dei diritti umani della Corea del Nord ogni anno dal 2003. La Corea del Sud, tuttavia, non ha co-sponsorizzato una simile risoluzione delle Nazioni Unite dal 2019 al 2022 sotto la precedente amministrazione Moon Jae-in che apparentemente cercava di evitare tensioni con il Nord e riprendere il dialogo intercoreano.