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Cina, Pechino smentisce che ministro Difesa sia sotto accusa

| Redazione StudioNews |

Cina, Pechino smentisce che ministro Difesa sia sotto accusaRoma, 27 nov. (askanews) – Il ministero degli Esteri cinese ha definito “infondata” una notizia, diffusa oggi dal Financial Times, secondo la quale il ministro della Difesa Dong Jun sarebbe sotto inchiesta per corruzione.



Il Financial Times ha riportato oggi, citando funzionari statunitensi, che Dong è il terzo consecutivo ministro della Difesa cinese, in carica o ex, a essere indagato per presunta corruzione. Tuttavia, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel quotidiano briefing per i giornalisti a Pechino, ha definito l’articolo un “inseguimento di ombre”.


La formulazione differisce dalla risposta del ministero a un articolo dello stesso giornale pubblicato a settembre dell’anno scorso riguardante l’ex ministro della Difesa Li Shangfu. In quell’occasione, si sosteneva che Li, scomparso dalla scena pubblica da più di due settimane, fosse sotto inchiesta. Al tempo, Mao dichiarò di “non essere a conoscenza della situazione”. Li fu poi destituito più di un mese dopo. Dong, 63 anni, è stato nominato a dicembre dello scorso anno. E’ succeduto a Li, rimosso dall’incarico dopo appena sette mesi e espulso dal Partito Comunista per presunta corruzione. Anche il predecessore di Li, Wei Fenghe, era stato espulso dal partito per accuse simili.


Dong, tuttavia, rispetto ai predecessori è in una posizione meno alta, non essendo parte della Commissione militare centrale, il più alto organo militare del paese, presieduto dallo stesso leader Xi Jinping. Esser parte di quella commissione garantisce un accesso diretto a Xi. Il rango dell’attuale ministro è semplicemente quello di membro del Consiglio di Stato, l’esecutivo, e quindi fa riferimento al primo ministro Li Qiang.


Dong è stato presente la scorsa settimana in Laos all’incontro dei ministri della Difesa Asean. In quell’occasione ha rifiutato d’incontrare il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin a margine dell’incontro, affermando di non volerlo vedere a causa delle vendite di armi americane a Taiwan.