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Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivo

Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivoRoma, 3 dic. (askanews) – Si è svolto lunedì 2 dicembre a Roma, nella Sala Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale a Palazzo Valentini, l’incontro promosso da Agis Lazio per presentare alle Istituzioni le sue proposte per lo spettacolo dal vivo per l’anno 2025.



Francesco Carducci Artenisio, presidente di Agis Lazio ha illustrato le proposte di Agis Lazio per lo spettacolo dal vivo 2025. Con una media di quasi 11.000 rappresentazioni all’anno, pari al 14% dell’offerta nazionale, il Lazio è secondo solo alla Lombardia (che sfiora il 16%) per offerta di spettacoli dal vivo e numero di spettatori in Italia. Pur tuttavia la effettiva e analitica conoscenza delle realtà pubbliche e private che alimentano questo mercato e questa importante offerta culturale è nel Lazio molto approssimativo al di là di quanto può essere ricavato dai dati dell’Annuario Statistico dello Spettacolo prodotto dalla SIAE. Secondo Agis Lazio, è necessario pertanto disporre di dati e informazioni sistematici a supporto soprattutto dei processi decisionali e della azione programmatica delle Istituzioni del territorio, per lo sviluppo di letture ed analisi condivise con tutti i soggetti interessati e anche per valutare gli andamenti del settore e l’efficacia degli interventi. Per questa ragione AGIS Lazio ha informato gli Enti Locali e la Regione Lazio della necessità di dare vita a uno strumento specifico, finalizzato alla conoscenza dell’ambito dello spettacolo dal vivo: un Osservatorio dello Spettacolo dal Vivo, inteso come infrastruttura informativa, centro di raccolta, misurazione e valutazione di dati complessi, luogo di interpretazione degli aspetti produttivi e distributivi, di elaborazione periodica di dati relativi a domanda e offerta, finanziamenti, occupazione nonché di mappatura dei luoghi e degli spazi di spettacolo nel Lazio e infine sede di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali ed economiche e ambito di confronto con il livello nazionale e internazionale.


AGIS Lazio sollecita inoltre una verifica e un aggiornamento delle normative e del sistema di regolamenti e bandi in essere attraverso i quali si esplica la politica della Regione Lazio e di Roma Capitale in materia di spettacolo dal vivo, guardando da un lato a modelli virtuosi come quelli della Lombardia e della Campania e del Comune di Milano, abbandonando quanto più possibile ogni logica di finanziamenti a pioggia e introducendo regole selettive e criteri che valorizzino in modo adeguato le diverse proposte culturali e i diversi impatti territoriali, con l’obiettivo a medio termine di approdare – per quanto riguarda la Regione Lazio, nelle sue articolazioni di Giunta e di Consiglio – alla introduzione di una vera e propria Legge Quadro per lo Spettacolo dal Vivo. Il tutto – proseguono gli organizzatori – accompagnato da un indispensabile adeguamento e riequilibrio delle risorse economiche destinate al libero mondo delle associazioni e delle imprese culturali e creative. AGIS Lazio infine auspica che prosegua e anzi si intensifichi con la Regione Lazio, il proficuo lavoro di consultazione e confronto di questi ultimi mesi in merito alle risorse in conto capitale destinate in Bilancio a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici e quanto altro previsto, con riferimento ai teatri, al fine di approdare quanto prima a un Bando condiviso, che recepisca e affronti le concrete necessità del settore.


Dopo il saluto di Domenico Barbuto, segretario generale Agis Nazionale, si sono succeduti interventi di rappresentati delle istituzioni e operatori del settore. Simona Baldassare, Assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha dichiarato che la Regione è al fianco di Agis Lazio e condivide il progetto per la creazione di un Osservatorio sullo Spettacolo che possa rappresentare le esigenze del territorio, con un sostegno ai teatri privati e con ATCL sta lavorando per coinvolgere tutti i Comuni del Lazio per migliorare l’offerta culturale e conferma l’intervento dei 24 milioni destinati dall’ultima finanziaria a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici, con riferimento ai teatri di Roma e del Lazio. L’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, ha inviato un messaggio nel quale ha ribadito tutta “l’attenzione per un settore che partecipa a pieno titolo alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese. Serve, senza dubbio, uno strumento che metta a sistema tutti i dati, gli aspetti produttivi e distributiva, un vero e proprio Osservatorio dello spettacolo dal vivo che consenta, non solo una mappatura, ma che ci aiuti a implementare un confronto sulle relazioni politiche culturali, sociali ed economiche del Paese. Sono contento di questo dialogo allargato e spero di vedervi presto per lavorare insieme per il raggiungimento di importanti obiettivi”.


Il capo della segreteria del Sindaco di Roma Capitale per Città Metropolitana, Emiliano Minnucci, ha sottolineato l’importanza della cultura per il sistema Paese e per Roma e il Lazio e l’importanza di un monitoraggio dei luoghi e delle strutture da realizzare attraverso l’Osservatorio.