Autonomia, Boccia (Pd): Calderoli e governo devono fermarsi
Autonomia, Boccia (Pd): Calderoli e governo devono fermarsiRoma, 5 dic. (askanews) – “Quando durante il Conte 2, io ero ministro degli Affari regionali, ottenemmo l’unanimità in Conferenza unificata non perché siamo più simpatici, ma perché dicemmo che non si può attuare l’autonomia solo dall’articolo 116 comma 3, cioè partendo dal portafogli, ma dicemmo ‘mettiamo da parte i soldi, escludiamo Tpl, scuola e sanità e definiamo i Lea quando ci saranno 100 miliardi per la perequazione infrastrutturale’. Per cominciare stanziammo 4,6 mld, che dovevano diventare 50 in 10 anni. Anche Zaia si era convinto. Poi con l’arrivo del governo Meloni si è tornati indietro di 5 anni. E la cosa grave è che Calderoli ha avuto fretta e ha cominciato a chiudere intese prima di definire i Lea. E ora l’aggravante è che dice che vuole andare avanti lo stesso, dopo la sentenza della Consulta. Noi diciamo fermatevi e con la mozione delle opposizioni chiediamo alla maggioranza di stoppare le intese finché non vengono finanziati i Lep, o almeno finché tutti i punti della sentenza non vengano recepiti”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato nel corso della presentazione del libro di Antonio Ricchio “Colpo allo Stato” (Falco editore), che si è svolta al Senato in Sala Nassirya promossa dal senatore Pd Nicola Irto, con la partecipazione di Bassanini, Bombardieri, Rizzo, Fregolent, Orrico e la sottosegretaria Wanda Ferro.