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Frédéric Thil è il nuovo direttore generale di Cimbali group

Frédéric Thil è il nuovo direttore generale di Cimbali groupMilano, 13 dic. (askanews) – Da ottobre 2024, Frédéric Thil è il nuovo direttore generale di Cimbali group. Frédéric Thil, si legge nella nota, guiderà l’azienda nello sviluppo di un business plan strategico per l’ulteriore espansione nel settore delle macchine per caffè.



Laureato in matematica, Thil inizia la sua carriera nel 1987 nel settore dei beni di largo consumo. In Unilever ricopre i ruoli di responsabile clienti regionali e national account manager. Nel 2001 entra in Ferrero come direttore nazionale Grandi clienti, poi direttore commerciale in Ferrero Francia e nel 2008 ne diventa direttore generale. Nel 2013 è nominato amministratore delegato di Ferrero Spa Italia, ruolo che ricopre fino al 2016, quando si trasferisce in Lussemburgo come Executive Director Travel market e Food service. Dal 2020 al 2024 è presidente della società Thil Consulting, supportando PMI e startup nello sviluppo di business plan. Nel 2014 il Presidente della Repubblica Francese gli ha conferito l’onorificenza di “Chevalier de la Légion d’Honneur” per le responsabilità sociali e i meriti conseguiti durante il periodo alla guida della Ferrero Francia. “Siamo particolarmente lieti che Frédéric abbia accettato la nostra sfida. Grazie alla sua comprovata esperienza professionale Frédéric potrà supportarci nel processo di internazionalizzazione che abbiamo avviato ormai da tempo”, commenta il presidente di Cimbali group, Maurizio Cimbali. “Sono molto orgoglioso di questo nuovo incarico e della fiducia ricevuta dalla famiglia Cimbali. Quando li ho conosciuti sono rimasto colpito dalla loro passione e determinazione ad accrescere continuamente il valore del capitale umano all’interno del gruppo, che è diventato un riferimento del Made in Italy nel mondo – commenta Frédéric Thil – Dato il mio background, sono molto sensibile all’aspetto familiare, all’awareness dei brand e soprattutto alla dimensione internazionale. Mi auguro dunque di poter mettere la mia esperienza al servizio di una realtà che è ormai diventata globale, pur mantenendo il proprio imprinting fortemente italiano”. “Il mercato delle macchine da caffè si sta evolvendo in modo significativo – prosegue – e le geografie distanti rappresentano una quota di mercato rilevante su cui dobbiamo essere in grado di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, con un occhio sempre puntato sulla sostenibilità ambientale e sociale. La sfida è importante ma emozionante”.