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Il futuro del segmento beauty nel retail al Beauty Connect 2024

Il futuro del segmento beauty nel retail al Beauty Connect 2024Roma, 16 dic. (askanews) – Il settore beauty nel retail sta vivendo una trasformazione significativa, guidata da tendenze che rispecchiano le esigenze e le preferenze dei consumatori moderni. Queste tendenze delineano un panorama del retail beauty in continua evoluzione, dove l’innovazione, la personalizzazione e l’attenzione al benessere e alla sostenibilità sono al centro delle strategie dei marchi per soddisfare un consumatore sempre più esigente e informato. Questi i temi affrontati durante il Beauty Connect 2024, evento annuale organizzato da Retail Hub, tech company verticale sul retail e punto di riferimento per l’innovazione e l’osservazione delle ultime tendenze nel mondo del retail. Questo appuntamento ha riunito alcuni dei più importanti attori del segmento beauty, esplorando le tecnologie e i trend che stanno ridefinendo il settore.



Il tema centrale di questa edizione è stato l’evoluzione tecnologica e digitale che sta trasformando l’intero ecosistema beauty. La giornata ha visto la partecipazione di esperti e leader del settore, tra cui Cristina Fogazzi, fondatrice di Veralab, che ha condiviso la sua esperienza nella costruzione di un brand DTC vincente; Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, che ha fornito una visione strategica del mercato italiano del beauty; Simone Dominici, CEO di Kiko Milano, che ha analizzato l’impatto del digitale sulla relazione con i consumatori; Gianluca Toniolo, CEO di Dolce & Gabbana Beauty, che ha discusso dell’innovazione di prodotto e delle sfide future del settore. Il Segmento Retail del Beauty: Innovazione e Trasformazione.


Rappresenta un mercato in continua evoluzione, dove le dinamiche di consumo, le aspettative dei clienti e l’avanzamento tecnologico stanno trasformando il modo in cui i prodotti vengono sviluppati, distribuiti e venduti. Negli ultimi anni, il passaggio all’e-commerce ha ridisegnato le regole del gioco: l’integrazione dei canali online e offline, attraverso esperienze omnichannel, permette ai consumatori di vivere percorsi di acquisto fluidi e personalizzati. Gli investimenti maggiori? App mobile e realtà aumentata per provare virtualmente i prodotti (es. trucco e skincare); piattaforme di intelligenza artificiale che analizzano dati sui clienti per fornire raccomandazioni personalizzate; sistemi di live shopping, in crescita grazie alla combinazione di social media e acquisti diretti. Anna Chiavegato, key account manager di Scalapay, azienda che ha dato vita ad un metodo di pagamento innovativo, ha sottolineato che sempre più compratori tornano ad acquistare prodotti di aziende che danno la possibilità di effettuare pagamenti in maniera flessibile.


I Brand Direct To Consumer (DTC): La Disintermediazione. Il modello DTC sta riscrivendo le strategie dei brand di bellezza. Aziende come Veralab e Mulac Cosmetics hanno dimostrato come un contatto diretto con il cliente consenta non solo di ridurre i costi di distribuzione, ma anche di costruire una community solida e fedele, grazie all’uso strategico di social media e piattaforme digitali.


Durante l’evento Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come Estetista Cinica e founder di Veralab, ha sottolineato l’importanza di scegliere con attenzione gli influencer e i creators con i quali le aziende stipulano contratti per promuovere i prodotti. Fogazzi ritiene che sia fondamentale fare advocacy su di loro. Innovazione di Prodotto e Packaging: La Bellezza è anche Sostenibilità. L’attenzione crescente alla sostenibilità sta influenzando ogni aspetto del beauty, dal packaging ai processi produttivi. I retailer stanno puntando su: ‘ Materiali riciclabili e riutilizzabili: come vetro e plastica bio-based. ‘ Prodotti naturali e cruelty-free: una risposta alla domanda di consumatori più consapevoli. ‘ Smart packaging: con etichette digitali che offrono informazioni approfondite sul prodotto, tracciabilità e storie di brand. Durante l’evento il presidente di Cosmetica Italia, Roberto Lavino, ha dichiarato che il mercato cosmetico italiano è caratterizzato da due trend: l’e-commerce e l’ecosostenibilità. I prodotti ecosostenibili sono quelli più in crescita e nella stessa ecosostenibilità deve esserci innovazione. Le persone, soprattutto appartenenti alla Gen Z e i Millennials, vogliono acquistare prodotti che facciano bene al pianeta. Particolarmente attenta alle materie prime utilizzate per i propri prodotti è Mulac, azienda fondata nel 2014 da Cindy Sold e Andrea Lodigiani, co-founder e chief marketing officer. Con i suoi video Cindy ha raggiunto milioni di visualizzazioni portando sempre avanti la sua filosofia, ovvero creare una casa cosmetica che sappia far dialogare l’alta qualità delle materie prime con le alte esigenze dei professionisti del trucco. Tutti i prodotti di Mulac sono vegani e la maggior parte dei prodotti skincare e hairlab hanno una percentuale sopra il 90% di ingredienti di origine naturale. Il Ruolo del Punto Vendita: Da Negozio a Centro Esperienziale. Nonostante l’ascesa dell’e-commerce, i negozi fisici rimangono fondamentali nel segmento beauty, ma con un ruolo rinnovato: ‘ Beauty bar e spazi esperienziali: per testare prodotti in un ambiente rilassato e personalizzato. ‘ Digital signage: specchi intelligenti e schermi interattivi che amplificano l’interazione col cliente. ‘ Community hub: luoghi di incontro per eventi esclusivi e workshop. L’Impatto dell’AI e dei Dati nel Retail Beauty L’intelligenza artificiale sta trasformando anche il back-end del settore: ‘ Analisi predittiva: per anticipare trend e comportamenti di consumo. ‘ Gestione del magazzino ottimizzata: che permette una logistica più efficiente e riduzione degli sprechi. ‘ Marketing personalizzato: con campagne create su misura basate su dati raccolti in tempo reale. Durante l’evento è intervenuto anche Marco Di Dio Roccazzella, shareholder e general manager di JAKALA – azienda internazionale leader nel settore della trasformazione digitale, focalizzata su dati, intelligenza artificiale (IA) ed esperienze, con l’obiettivo di generare impatti significativi e duraturi a livello globale. Roccazzella ha sottolineato l’importanza di utilizzare l’intelligenza artificiale per aumentare ed ottimizzare le vendite. Grazie all’AI c’è la possibilità di geolocalizzare molto dettagliatamente il target di un’azienda e a tal proposito JAKALA ha calcolato che in molte imprese il 30% del denaro viene usato in maniera sbagliata proprio perché non c’è ancora conoscenza completa su come utilizzare a proprio favore la tecnologia. Inoltre, se usata correttamente l’AI crea una comunicazione mirata e personalizzata per il consumatore che si riconoscerà in quel prodotto e in quell’azienda e tornerà a fare acquisti. Trend Futuri: Cosa Aspettarsi dal 2025? Il settore retail del beauty si conferma uno degli ambiti più dinamici e innovativi, capace di abbracciare le sfide e le opportunità offerte dalla tecnologia e dai nuovi modelli di consumo. Retail Hub, con il suo ruolo di ponte tra innovazione e mercato, si posiziona al centro di questa trasformazione, offrendo soluzioni su misura per retailer e brand desiderosi di rimanere competitivi in un mercato in evoluzione costante. Il presidente di Cosmetica Italia, Roberto Lavino, ha sottolineato che nell’arco di 20 anni è quadruplicato il valore delle esportazioni cosmetiche dell’industria cosmetica italiana; esportazioni che hanno più che raddoppiato il loro peso sul fatturato totale del settore, dal 23% del 2004 al 48% stimato del 2024. Inoltre, Lavino ha dichiarato che guardando ai prossimi 4 anni le stime di crescite medie annue del mercato cosmetico globale sono del 6%. L’industria del beauty cresce su più parametri, soprattutto nelle categorie del luxury e prestige. Lavino ha parlato anche delle molte sfide da affrontare nei prossimi 3 anni: driver del Made in Italy, l’internazionalizzazione e l’essenzialità del cosmetico. Quindi, le aziende italiane del beauty devono esportare il know-how italiano al di fuori dei confini nazionali, devono avere un approccio globale e multidisciplinare e fare leva competitiva per ridefinire i paradigmi sui mercati internazionali.