Cioccolato Modica Igp punta su cacao Igp e zucchero 100% italiano
Cioccolato Modica Igp punta su cacao Igp e zucchero 100% italianoRoma, 16 dic. (askanews) – Un nuovo primato per il Cioccolato di Modica Igp, che oltre ad essere il primo e unico cioccolato al mondo a denominazione, nel 2018 è stato tra i primi prodotti del made in Italy ad adottare il contrassegno di Stato e oggi è il primo a dotarsi del nuovissimo Passaporto digitale, composto da un contrassegno sicuro personalizzato e univoco ed un sistema digitale di informazioni specifiche che consente al consumatore di riconoscere l’autenticità e sicurezza del prodotto, la sua tracciabilità e la sua storia.
Il contrassegno sarà esposto su ogni barretta di Cioccolato di Modica Igp e ne garantirà autenticità e identità, essendo di fatto una piccola banconota realizzata dal Poligrafico con avanzate tecnologie di progettazione e stampa di sicurezza, tra cui l’impiego di carta filigranata, grafismi di sicurezza, guilloche, fibrille e inchiostri speciali, come ha spiegato il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra intervenuto oggi alla presentazione del nuovo Passaporto digitale per il Cioccolato di Modica Igp con il Consorzio e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Intanto, nel 2024 il Cioccolato di Modica Igp ha prodotto 22,3 milioni di barrette di cioccolato, l’87% delle quali, pari a 18,2 milioni, prodotto dalle 15 aziende aderenti al Consorzio di tutela, organismo riconosciuto ufficialmente dal Masaf proprio la scorsa settimana. “Per il Governo è importante valorizzare e supportare le filiere che puntano sulla qualità – ha detto il sottosegretario La Pietra – e con il Passaporto digitale spero che il Cioccolato di Modica sia un esempio virtuoso anche per gli altri Consorzi”.
Ma i progetti, per il cioccolato di Modica Igp, non si fermano qui. Nino Scivoletto, presidente del Consorzio, ha spiegato che “il cioccolato di Modica Igp è il prodotto trasformato per il quale vengono rilasciate più autorizzazioni. Oggi il Passaporto digitale – ha detto – ci da una sicurezza totale”. E, dopo avere reso Modica “la città a cui si pensa quando si parla di cioccolato”, ora il Consorzio ha un altro obiettivo in mente: diventare “il primo cioccolato Igp fatto con fave di cacao Igp”. Come? Con una serie di accordi con i due maggiori paesi produttori di cacao: la Costa d’Avorio e l’Indonesia. Nel primo caso, dalle autorità indonesiane è già stata presentata alla Commissione Europea richiesta del riconoscimento Igp per il cacao del distretto di Berau e speriamo nel 2025 di potere avere il primo cioccolato di Modica Igp da fave certificate”. Ancora, il cda del Consorzio “si sta attrezzando per avviare a Modica un impianto prodottivo di lavorazione in cui avere una pasta amara lavorata in Sicilia” e, grazie a una serie di incontri con le aziende della Costa d’Avorio, primo paese produttore, avere “una fornitura di cacao direttamente per il consorzio”. Infine, “abbiamo in corso un progetto con Coprob Italia Zuccheri – ha concluso Scivoletto – per produrre il cioccolato di Modica Igp con zucchero grezzo di barbabietola al 100% italiano”.
Il contrassegno, ha aggiunto Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, “garantisce tracciabilità e unicità del prodotto, oltre ad essere uno strumento di marketing e di comunicazione. Con il ministro Lollobrigida – ha detto – stiamo ragionando perché anche il food, su base volontaria, possa avere l’emblema della Repubblica sul prodotto. Questo rafforza le tutele perché la contraffazione è un reato, ma è un reato aggravato anche la contraffazione dell’emblema della Repubblica”. Il progetto del passaporto digitale è stato realizzato dalla partnership tra Poligrafico e Zecca dello Stato, CSQA Certificazioni e Fondazione Qualivita ed è un sistema che traccia il patrimonio informativo sulla storia del prodotto IG e connette in modo diretto filiera e consumatore. Sul modello della tracciabilità dei vini (fascette), prevede un contrassegno personalizzato con una grafica che evoca la specificità del prodotto e realizzata con elementi di sicurezza riconducibili alla stampa di carte per banconote.
Il contrassegno è collegato a tutto il patrimonio informativo messo a disposizione dall’ente certificatore, dai produttori e da tutti gli operatori coinvolti e può essere interrogato tramite l’app Trust your Food, che permette, inoltre, il contatto diretto produttore-consumatore e la consultazione di approfondimenti a valore aggiunto sul prodotto stesso unendo strumenti anticontraffazione e per la tracciabilità e per comunicare la qualità certificata.