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Coldiretti: occhio su import animali da Germania con afta bovini

Coldiretti: occhio su import animali da Germania con afta boviniRoma, 14 gen. (askanews) – Con l’aumento lo scorso anno di quasi il 70% delle importazioni di animali vivi dalla Germania, tra mucche, pecore e maiali, è importante tenere alta la guardia contro i rischi legati alla diffusione dell’afta epizootica, a partire da un aumento dei controlli alle frontiere. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, dopo che il Regno Unito ha annunciato il bando temporaneo dell’import delle carni bovine, suine e ovine tedesche a causa dei recenti focolai della malattia riscontrati nel Paese teutonico.



Seppur non pericolosa per gli essere umani, l’afta epizootica – spiega in una nota Coldiretti – è una malattia devastante per gli animali, che si manifesta con vesciche dolorose sulla bocca, sulla lingua, sul muso e sulle zampe, rendendo difficile ai capi cibarsi o addirittura camminare e imponendone l’isolamento o l’abbattimento. “La diffusione di una nuova epidemia sarebbe un ulteriore colpo per gli allevatori italiani dopo un’annata tra le più difficili mai vissute, tra peste suina africana e lingua blu, arrivata peraltro proprio dal Nord Europa. Malattie che – ricorda Coldiretti – hanno causato gravissimi danni, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali tra mucche, pecore e maiali mentre le restrizioni alla movimentazione hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale”.


Ma a pesare sono anche i focolai di influenza aviaria negli allevamenti avicoli, anche qui con pesanti ripercussioni per le aziende colpite. “Per tutelare gli allevatori italiani occorre dunque impedire – conclude Coldiretti – ogni rischio di diffusione dell’afta, effettuando controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, anche attraverso triangolazioni tra i Paesi”.