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Nomisma: 7 italiani su 10 preferiscono un packaging sostenibile

Nomisma: 7 italiani su 10 preferiscono un packaging sostenibileRoma, 15 gen. (askanews) – Per essere riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%). Il packaging rappresenta dunque un elemento sentinella, l’aspetto che più di altri incide sulla percezione del consumatore di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile. Tant’è che per più di 1 italiano su 5 la presenza di una confezione da fonti rinnovabili (23%), completamente riciclabile (23%) o senza overpackaging (21%) ha rappresentato uno dei principali driver di scelta dei prodotti alimentari. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’evento “Il Packaging nelle scelte di retailer e consumatori” curato da Nomisma” a MARCA by BolognaFiere, durante il quale è stato presentato l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025.



Una edizione che ha indagato il valore del packaging sia tra i consumatori – coinvolgendo oltre 1.000 responsabili di acquisto – che tra i principali retailer presenti sul territorio italiano. Salutismo, risparmio e sostenibilità sono i 3 driver di acquisto che secondo le insegne si rafforzeranno maggiormente nel 2025. Dato il ruolo sempre più centrale dei prodotti legati alla sfera del benessere e della sostenibilità, l’Osservatorio Packaging di Nomisma si è interrogato su quali siano le caratteristiche distintive di questi prodotti. Per gli italiani, un prodotto alimentare è salutare quando poco processato (46%), senza additivi, coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%), con pochi o senza grassi (32%). Nella definizione di un prodotto salutare rilevanti anche gli aspetti di origine delle materie prima e della filiera. Per essere, invece, riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve invece avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%).


In definitiva, un packaging sostenibile riveste un ruolo importante nel definire i nuovi modelli di acquisto food al punto che non di rado, a parità di altre caratteristiche, i consumatori preferiscono acquistare prodotti con green pack rispetto agli equivalenti con confezioni senza caratteristiche di sostenibilità. L’Osservatorio Nomisma mette, inoltre, in luce come la ricerca di confezioni a ridotto impatto ambientale diventi ancora più marcata nei prodotti healthy e sostenibili: il 73% dei consumatori ritiene importante o fondamentale avere un packaging ad elevato profilo di sostenibilità quando acquista prodotti salutari. Percentuale che sale al 76% quando si tratta di cibo sostenibile.


Tutte le insegne che hanno partecipato all’Osservatorio Packaging 2025 hanno avviato un percorso verso l’offerta di packaging ad elevato profilo di sostenibilità. La strada verso gli obiettivi prefissati risulta però complessa principalmente per gli elevanti costi delle materie prime, l’incertezza legata alla normativa e la reperibilità delle materie prime. Il tema del costo del packaging sostenibile non è un tema irrilevante neanche per i consumatori. Sebbene, infatti, i responsabili di acquisto pongono una forte attenzione al packaging dei prodotti alimentari che mettono nel carrello, cambiando talvolta le loro preferenze di acquisto, l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo rileva una resistenza ad accettare un surplus di spesa per avere un pack sostenibile, seppure con eccezioni legate alle caratteristiche salutari o sostenibili dei prodotti acquistati.