Progetto Lugre di Asi e Nasa traccia 5 satelliti a 331.000 km
Progetto Lugre di Asi e Nasa traccia 5 satelliti a 331.000 kmMilano, 22 gen. (askanews) – Il payload Lugre (Lunar Gnss Receiver Experiment), progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dalla Nasa, sviluppato per testare l’utilizzo combinato delle costellazioni satellitari Gps e Galileo, ha fissato un nuovo limite di distanza Terra-Luna da cui ottenere il posizionamento satellitare. È stato acquisito con successo il segnale in due frequenze di cinque satelliti (3 Gps e 2 Galileo) a una distanza di 331.000 km, a circa 53 raggi terrestri. Si tratta di un risultato mai ottenuto prima, che conferma la fattibilità di utilizzo di costellazioni Gnss terrestri per la navigazione ad una distanza prossima a quella lunare. Dimostra inoltre l’efficacia dell’uso combinato di più costellazioni Gnss per la navigazione, un obiettivo su cui la comunità globale lavora da oltre 20 anni.
Questo risultato, osserva Asi in una nota, non è solo una dimostrazione delle capacità del sistema Lugre, ma rappresenta anche un passo cruciale verso il futuro utilizzo del payload in orbita lunare. La distanza record raggiunta dal sistema è infatti prossima all’orbita lunare (circa 59 raggi terrestri), e i dati raccolti suggeriscono che Lugre sarà in grado di operare con successo anche in questo contesto, garantendo la disponibilità di dati di posizionamento accurati e affidabili. Con questo risultato, due dei requisiti principali della missione sono stati raggiunti: l’ottenimento delle misurazioni Gnss per ciascun satellite e costellazione e il calcolo in tempo reale del posizionamento e della velocità. Il team di Lugre localizzato tra il Goddard Space Flight Center della Nasa, a Washington, a Bassano del Grappa nella sede di Qascom e al Politecnico di Torino, continua ad operare con ritmi serrati sull’analisi dei dati per ottimizzare al meglio i risultati.
Lugre è stato realizzato in Italia dalla società Qascom per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino. Il ricevitore è posizionato sul lander commerciale Blue Ghost realizzato negli Usa dalla società Firefly e sviluppato nell’ambito del programma Clps (Commercial Lunar Payload Program) della Nasa.