Fedagripesca: piano granchio blu per salvare economia da 200 mln
Fedagripesca: piano granchio blu per salvare economia da 200 mlnRoma, 22 gen. (askanews) – “Entra nel vivo la lotta il granchio blu grazie al piano di contenimento di questa specie aliena che ha devastato le produzioni di vongole del Delta del Po. Grazie al finanziamento da 10 milioni di euro possiamo dare speranza alle nostre cooperative di far ripartire una economia che valeva oltre 200 milioni di euro più l’indotto prima dell’avvento del granchio. Siamo soddisfatti, ma dobbiamo partire subito per rendere davvero operativo il piano di intervento, non possiamo più attendere visto che ad oggi sono già fuoriusciti dal settore almeno 800 operatori”.
Così Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca nel commentare la presentazione al Masf del “Piano di intervento per contenere e contrastare il fenomeno della diffusione e della proliferazione della specie granchio blu” alla presenza del Commissario Straordinario per il Granchio Blu, Enrico Caterino, del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Quelle del piano, ha spiegato Tiozzo a margine della presentazione, “sono misure reali per intervenire da subito: in un anno e mezzo si è lavorato e va ringraziato il governo perché non avevamo mai visto una azione congiunta mirata a un territorio specifico nel tentativo di salvaguardarlo. Attendiamo che il piano parta – ha detto – per mettere gli operatori nelle condizioni di entrare nella partita. O noi conteniamo il granchio blu e riportiamo la biodiversità nelle condizioni di prima o abbiamo perso la partita: noi non siamo disposti a perderla e credo neanche il governo”.
“E dopo il contenimento di questa specie invasiva, indispensabile visto che per ogni vongola che viene allevata ci sono almeno 100 granchi pronti a mangiarla, sarà la volta di far ripartire le produzioni – ha aggiunto – E visto che il granchio ha distrutto anche il seme, stiamo lavorando per importare vongole di piccole dimensioni dal Portogallo e immetterle nelle nostre acque”. Una battaglia quella sul granchio a tutto tondo che passa anche attraverso la valorizzazione commerciale di questa specie. “Ci sono tante iniziative che vanno dall’utilizzo in gastronomia del granchio blu, ma questo riguarda solo un 10% dei granchi che vengono pescati perché gli altri il mercato non li vuole, all’impiego delle parti di scarto di questo crostaceo anche per realizzare alimenti per gli animali”, conclude Tiozzo.