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Elisa Cugini nuova presidente Confcooperative Fedagripesca E.-R.

Elisa Cugini nuova presidente Confcooperative Fedagripesca E.-R.Roma, 22 gen. (askanews) – Cambio alla guida di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, la Federazione regionale che riunisce 374 cooperative agricole, agroalimentari e della pesca con quasi 46.000 soci, 19.500 occupati e un fatturato complessivo di 11,6 miliardi di euro. Preso atto delle dimissioni di Raffaele Drei, presentate a seguito della nomina a presidente nazionale della Federazione, il consiglio regionale riunitosi ieri ha eletto all’unanimità Elisa Cugini come nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna.



A seguito dell’elezione di Elisa Cugini alla presidenza della Federazione, il consiglio regionale ha eletto Aristide Castellari (presidente di Agrintesa, settori ortofrutta e vino, ndr.) come nuovo vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, andando così ad affiancare il vicepresidente Vadis Paesanti con delega a pesca e acquacoltura. Cinquant’anni, imprenditrice agricola con un allevamento di bovini da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano, Elisa Cugini è presidente della Latteria Sociale La Mezzanese situata nel Comune di Sorbolo Mezzani nella Bassa Parmense. Attualmente è anche presidente di Confcooperative Parma e vicepresidente di Confcooperative Emilia Romagna.


“La cooperazione – ha commentato la neo presidente – è un pilastro fondamentale nel sistema agroalimentare emiliano-romagnolo, dove ricopre un ruolo da protagonista in alcune delle principali filiere regionali: si va dalla pesca e dall’acquacoltura, organizzate per oltre il 90% in cooperative, al settore vitivinicolo che vede oltre l’80% dell’uva regionale conferita in cantine sociali e cooperative, dal Parmigiano Reggiano dove la produzione dei caseifici sociali raggiunge il 70%, fino all’ortofrutta, conferita dai produttori per oltre il 50% a strutture cooperative. Senza dimenticare la filiera bieticolo-saccarifera, dove è rimasta solo la cooperazione a tutelare e promuovere i bieticoltori italiani”. “Questi dati – ha proseguito – ci richiamano ad una grande responsabilità: quella di rappresentare al meglio nelle sedi istituzionali il sistema cooperativo, nella convinzione che questo modello di impresa che ha contribuito a determinare il successo dell’agricoltura regionale, possa continuare a crescere nell’interesse dei soci produttori. Le politiche di aggregazione dell’offerta, gli investimenti nella ricerca per la protezione delle coltivazioni, il sostegno alle imprese nelle grandi transizioni, da quella tecnologica e digitale a quella ambientale, la tutela dei comparti dalle norme europee che spesso penalizzano le nostre aziende: sono alcune delle priorità del mio impegno”.