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Cia Toscana: agricoltura locale in grande sofferenza
Cia Toscana: agricoltura locale in grande sofferenzaRoma, 27 gen. (askanews) – Annata agraria negativa, aumento dei costi di produzione, volatilità dei prezzi, contrazione dei redditi degli agricoltori. Lo sottolinea la Cia Agricoltori Italiani della Toscana, insoddisfatta dei provvedimenti ed interventi per l’agricoltura adottati anche negli ultimi mesi, da Europa, governo nazionale e Regione Toscana, e ritenuti insufficienti per contrastare lo stato di difficoltà e le molte emergenze: su tutte, peste suina africana (psa), predatori e ungulati, filiera e risorsa acqua.
La Cia Toscana ha convocato per mercoledì 12 febbraio a Firenze, la propria assemblea regionale per presentare proposte concrete per il settore. “E’ necessario – si legge in una nota – guidare l’agricoltura oltre lo stallo, senza le misure penalizzanti degli ultimi anni ma con risposte efficaci e durature di fronte alle sfide del clima, dei mercati e della transizione”. “L’agricoltura è a un punto di svolta, occorre imboccare la strada giusta – sottolinea il presidente Cia Toscana Valentino Berni – Ridare centralità al settore vuol dire smetterla con proclami e chiusure ideologiche, ma agire concretamente su priorità ed emergenze. A livello europeo, nazionale e regionale si è aperta una fase in cui le regole di bilancio segnano un cambio di paradigma, con l’esigenza non più rinviabile degli Stati, in primis dell’Italia, di intraprendere decise politiche di riduzione dei deficit. E questo vale anche per la Toscana. Cia chiede alle istituzioni un utilizzo più mirato, efficace ed efficiente dei fondi, immaginando anche una razionalizzazione dell’attuale platea di beneficiari della Pac per favorire una più equa e giusta redistribuzione delle risorse a disposizione. Serve un cambio di passi netto ed urgente”.