A dicembre apre al pubblico il mercato ittico del Car di Roma
A dicembre apre al pubblico il mercato ittico del Car di RomaRoma, 9 dic. (askanews) – A dicembre apre al pubblico il mercato ittico del Centro Agroalimentare Roma (CAR): un modo per acquistare pesce fresco, sicuro e a chilometro zero direttamente dalle coste laziali, ma anche una varietà unica di prodotti locali, nazionali ed esteri, sia di cattura che di allevamento. Le aperture, previste per ogni sabato del mese e, in via straordinaria, il 24 e il 31 dicembre, dalle 7 alle 12, rappresentano un’occasione per riscoprire, in occasione delle feste natalizie, il valore del pesce di qualità con un eccellente rapporto qualità-prezzo.
Durante questo periodo dell’anno, il Mediterraneo offre una vasta scelta di pesce fresco particolarmente apprezzato per la preparazione dei piatti tipici delle festività. Calamari, mazzancolle, polpo, triglie e vongole veraci sono solo alcune delle specie più richieste, ideali per realizzare portate che vanno dagli antipasti ai secondi, passando per primi piatti simbolo delle cene della Vigilia. Il pesce locale, oltre a garantire qualità e freschezza, valorizza il legame con il territorio, sostenendo i pescatori e riducendo l’impatto ambientale grazie alla filiera corta. “Il mercato ittico del CAR è un’eccellenza non solo per l’ampia gamma di prodotti disponibili, ma anche per la qualità a prezzi competitivi. L’apertura al pubblico dimostra quanto il lavoro dell’intera filiera garantisca ai cittadini il meglio del pescato, sia locale che internazionale. Vogliamo che i romani sappiano che al CAR possono trovare tutto il pesce desiderabile, perfetto per rendere speciale ogni tavola natalizia”, spiega in una nota il presidente del CAR, Valter Giammaria.
Il mercato ittico del CAR, con i suoi 19mila metri quadrati e 49 box specializzati, è un punto di riferimento per la distribuzione di pesce fresco a Roma. Con oltre 800mila quintali di prodotto consumato ogni anno, al CAR è possibile trovare una vasta selezione di prodotti ittici, dai molluschi ai bivalvi, dal pesce spada al tonno. Le fonti di approvvigionamento includono sia i mari italiani, da cui proviene il 40% del pesce, sia acque internazionali (60%).