A Firenze da oggi la mostra dell’artista Maranghi
A Firenze da oggi la mostra dell’artista MaranghiRoma, 14 dic. (askanews) – Apre oggi al pubblico la mostra “DOC, Direzione Ostinata e Contraria” dell’artista Giovanni Maranghi, a cura di Sara Taglialagamba, in programma fino al 26 gennaio 2025 nello spazio espositivo dell’Enrico Coveri Maison situato al numero 19 del Lungarno Guicciardini a Firenze.
Fino al 26 gennaio in esposizione tele e sculture che spaziano dalla resina al graffito, dalla fotografia alla rielaborazione digitale. L’artista realizzerà ‘in diretta’ una nuova opera. L’esposizione è stata promossa dalla Galleria d’Arte Coveri col patrocinio del Comune di Firenze. Già protagonista nel 2022 della personale “Rosa Fiorentino”, presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, e nel 2024 di un’altra importante mostra dal titolo “Scripta Manent”, presso i Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico a Siena, Giovanni Maranghi è un artista conosciuto nel panorama artistico internazionale per la sue infinite sperimentazioni che lo portano a rinnovare le tecniche antiche del disegno e dell’encausto attraverso processi creativi manuali e digitali, dalla resina alla fotografia, dal graffito alla elaborazione al computer.
In particolare, l’artista è depositario di un procedimento originale, inventato oltre vent’anni fa e da lui denominato “Kristal”, attraverso il quale rielabora, remixa e contamina i suoi stessi motivi originali e li ripropone stampati e ridipinti su una speciale pellicola trasparente in PVC, restituendo luce e tridimensionalità al lavoro. Il titolo della mostra “D.O.C. Direzione Ostinata e Contraria” si ricollega quindi a questo suo personale modo di interpretare il proprio lavoro, andando spesso contro quelli che sono i canoni consueti della tecnica pittorica. Ne risulta un linguaggio innovativo che ha l’obiettivo di reinterpretare e contaminare i suoi ideali figurativi che spaziano dal Rinascimento Fiorentino alla Street Art contemporanea dato che Maranghi, da sempre affascinato dalle scritte sui muri, utilizza nelle sue opere anche murales, graffiti e segni urbani. Ogni opera è per lui una operazione intellettuale e per questo deve avere un significato profondo.