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Toscana, Cosmave: manca manodopera settore marmo, aziende a rischio

Toscana, Cosmave: manca manodopera settore marmo, aziende a rischioRoma, 23 mar. (askanews) – Manca la manodopera nel settore del marmo in Toscana e se non sarà affrontato il problema molte aziende rischiano la chiusura. E’ quanto afferma Cosmave, il consorzio del marmo della Versilia, che segnala da tempo la scarsità di forza lavoro specializzata.


Il lapideo sconta un problema di attrattività del mondo della manifattura, ma anche caratteristiche proprie (il marmo è un materiale difficile da lavorare; sono richieste manualità, dedizione e pazienza) e deve fare i conti con il mancato turn over e l’aumento dei prepensionamenti, che per l’anno in corso sono stimati in oltre 31 mila unità. “Con tali premesse – per Cosmave – risulta impossibile pensare al mantenimento della filiera corta, fortemente auspicata anche dalle imprese e su cui da anni il Consorziolavora collaborando con la Scuola del Marmo dell’ISI Marconi di Seravezza, che vanta ormai il 100% di occupazione post diploma. Il vincolo normativo da solo non basta alla sua attuazione; anzi, l’obbligo di lavorazione in loco andrebbe a vantaggio delle aziende più strutturate che, dovendo sopperire alla carenza di manodopera, potranno avvalersi di robot e processi automatizzati, elemento che andrà a discapito anche dei lavoratori stessi e porterà certamente ad un aumento della concorrenza per le realtà tradizionali (artigianali), causando un ulteriore impoverimento del mercato”.


“In questo quadro, il 2024 sembra purtroppo confermare le attese negative per l’export in sofferenza sia per i lavorati sia per i materiali grezzi, come emerso dalle prime impressioni degli operatori presenti alla recente Fiera di Xiamen in Cina”, si legge nel comunicato. Per il consorzio “senza un’inversione di rotta la stragrande maggioranza delle realtà locali sarà costretta alla chiusura nel breve e medio periodo”.

Svolta al Bravìo delle Botti di Montepulciano: una donna al vertice

Svolta al Bravìo delle Botti di Montepulciano: una donna al verticeMilano, 16 mar. (askanews) – Svolta storica nel Bravìo delle Botti di Montepulciano, la storica sfida tra le otto contrade che si disputa nel borgo senese l’ultima domenica di agosto in onore del santo patrono, Giovanni Battista. Per la prima volta una donna è stata eletta a rivestire la carica più alta della manifestazione. Si tratta della 30enne Irene Bettollini, nominata all’unanimità Reggitrice del Magistrato delle Contrade, che è già al lavoro sugli eventi per celebrare l’anniversario dei 50 anni del Bravìo delle Botti.


Laureata in lingue e letterature straniere e attualmente impegnata come insegnante d’italiano per stranieri, Bettollini raccoglie il testimone da Andrea Biagianti. “La nomina di una giovane donna, capace e appassionata di Bravìo, come Irene Bettollini alla guida del Magistrato delle Contrade – ha dichiarato il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini – è un passaggio storico, del quale mi sento di ringraziare tutto il Magistrato e i Rettori delle contrade”. Oltre al panno che le otto contrade si contenderanno, il gruppo organizzativo sta lavorando a una mostra fotografica diffusa lungo le vie del centro storico in cui si racconta la storia della manifestazione. A giugno è in programma una conferenza di approfondimento sul Bravìo delle Botti a cui interverranno docenti universitari esperti per approfondire il tema della rievocazione storica anche da un punto di vista scientifico. Durante la “Settimana degli Eventi” non mancheranno momenti in cui si esibiranno gli “sbandieratori”, i “tamburini” e gli “spingitori” e tutti i protagonisti che hanno fatto la storia della manifestazione. Il gruppo sta anche lavorando alla costruzione di un documentario che racconti la storia del Bravìo e il Consiglio di Gestione su uno spettacolo dei ceri “Speciale 50 anni”.

Al via le celebrazioni per i 500 anni di Giovanni da Verrazzano

Al via le celebrazioni per i 500 anni di Giovanni da VerrazzanoRoma, 14 mar. (askanews) – Al via i festeggiamenti per il cinquecentenario del viaggio di Giovanni da Verrazzano, primo europeo ad arrivare all’odierna baia di New York, il 17 Aprile del 1524. Le celebrazioni sono state presentate dal presidente della Fondazione Giovanni da Verrazzano, Luigi Giovanni Cappellini, a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, su iniziativa del Senatore Paolo Marcheschi, Capogruppo per Fratelli D’Italia della Commissione Cultura del Senato. Culmine delle celebrazioni sarà il Verrazzano Day, il 17 aprile al Castello di Verrazzano, Greve in Chianti. “Un giorno importante – ha detto Luigi Giovanni Cappellini – che rappresenta il momento fondante dei rapporti culturali tra Italia e Stati Uniti d’America”.


Nell’incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, è stata presentata la biografia del navigatore, scritta dal giornalista e scrittore Marco Hagge, Giovanni da Verrazzano. Navigatore e gentiluomo (pp. 176, con illustrazioni di Bruno Solís). Il volume, con una brillante e appassionata prefazione di Eugenio Giani, e una traduzione già realizzata in lingua inglese, è la prima biografia sistematica e divulgativa di Giovanni, che ricostruisce accuratamente il quadro storico della Firenze a cavallo tra Quattro e Cinquecento, snodo scientifico e culturale dell’intera Europa, e quindi anche punto di riferimento obbligatorio per i grandi viaggi di esplorazione. Ne emerge il ritratto di un viaggiatore coraggioso, che fu anche abile politico e imprenditore, una penna raffinata e un personaggio dalle spiccate doti umane, che trattava con gli indigeni da pari a pari. “Uomo brillante e attivo ha spiegato Marco Hagge – inserito a pieno titolo nella vita pubblica e in una rete ben strutturata di relazioni politiche, Giovanni da Verrazzano fu grande geografo e marinaio, ma veramente espressione massima della figura del navigatore-umanista”.


“Firenze non aveva il mare – ha detto Senatore Paolo Marcheschi – ma è stata la culla di tanti navigatori come Vespucci e Giovanni da Verrazzano, che hanno saputo valorizzare il mare della sapienza e delle informazioni: artisti, cultori, letterati, scienziati, praticamente era riunita a Firenze tutta l’intelligenza d’Europa. Quindi, partendo dalla cartografia e dalle conoscenze astronomiche, sono potuti diventare navigatori all’avanguardia”. La pubblicazione del libro è il primo di una serie di momenti che celebreranno il Cinquecentenario (1524-2024) dei viaggi del Verrazzano. Un percorso voluto dalla Fondazione omonima, che ha raccolto per questo un prestigioso Comitato d’Onore che annovera Il Presidente della Regione Toscana, il Console Generale degli Stati Uniti d’America, il Sindaco della Città di Firenze e Presidente dell’Area Metropolitana e il Sindaco di Greve in Chianti.


“Verrazzano è conosciuto per il ponte intitolato a lui a New York – ha detto Luigi Giovanni Cappellini, presedente della Fondazione – ma in realtà è stato lui il ponte tra le civiltà del vecchio e del nuovo mondo. Un grande personaggio che ad oggi non è molto conosciuto, quindi pensiamo che il libro di Marco Hagge possa essere l’occasione giusta per celebrarlo nel modo migliore”. Gli eventi previsti viaggeranno sull’asse Firenze-New York, con una serie di appuntamenti che si svolgeranno sulle due sponde dell’Atlantico, per raccontare la figura del navigatore, raro – se non unico – esempio di uomo di mare colto e cosmopolita, che, al servizio del re di Francia, fu il primo europeo ad entrare in quella che oggi è nota come la Baia di New York, da lui battezzata, “Baia di Santa Margherita”, in omaggio alla sorella di Francesco I. Se, contrariamente alle aspettative del monarca, non trovò il sospirato (e inesistente) passaggio verso le Indie, Giovanni esplora l’intera costa atlantica degli attuali Stati Uniti d’America, dalla Florida all’Isola di Capo Bretone. L’unicità di Giovanni da Verrazzano non si ferma alle imprese della sua vita: perduti i documenti che lo riguardano, manipolata la sua relazione e dimenticato dopo la morte, la memoria del navigatore lentamente svanisce a causa di una serie di incredibili coincidenze negative. Scambiato per un pirata dagli Spagnoli in quanto agente del re di Francia, di equivoco in equivoco Giovanni verrà considerato perfino una specie di desaparecido, di cui si nega l’esistenza, o utilizzato, in alternativa, come bersaglio di una scombinata polemica nazionalistica scoppiata nell’Ottocento fra le due sponde dell’Atlantico: ulteriore – e umiliante – paradosso, per un uomo cosmopolita come lui.


Ma paradossale sarà anche il finale della storia: quando, in maniera altrettanto casuale, il documento autografo che spazza via secoli di errori e di menzogne, salterà fuori nel luogo dove nessuno aveva pensato di cercarlo: nella biblioteca dove era stato riposto con cura da uno dei suoi corrispondenti. Marco Hagge conduce il vascello degli studi sul navigatore fuori da questa coltre nebbiosa, restituendo la figura di un esploratore diverso dagli altri, meno interessato alle ricchezze che alla scoperta del mondo e delle culture diverse da quella occidentale: nel segno di uno spirito umanistico che, altro paradosso, finirà per tradirlo quando, nella sua ultima missione, verrà trucidato ai Caraibi da una tribù di aborigeni, sotto gli occhi del fratello Gerolamo, suo cartografo di fiducia.

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenze

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenzeFirenze, 12 mar. (askanews) – Alla premier Giorgia Meloni, domani a Firenze per la firma dell’accordo di programma sulle risorse Fsc, il presidente della Toscana Eugenio Giani chiederà “l’intervento degli enti nazionali su realtà che intendono modernizzare la rete infrastrutturale a livello toscano”, e per l’alluvione di novembre 2023 “quelle che devono essere le risorse in grado almeno di pareggiare le prime emergenze. Noi finora abbiamo ricevuto poco di più di 30 milioni di euro, quando sappiamo che solo per le somme urgenze abbiamo speso 170 milioni. C’è poi il tema del sostegno della famiglie e alle imprese”.


Giani chiede “una grande attenzione non solo su quello che è il 60% delle risorse che sono previste, ma anche sull’altro 40%. Il 60% ha come stazioni appaltanti Regioni ed enti locali, e si tratta delle risorse che firmiamo domani, ma l’altro 40% è per le aziende nazionali come Anas, Ferrovie, Aspi, enti marittimi”. “Chiediamo -conclude Giani- anche su questo una concertazione, con priorità alla Tirrenica, che almeno nei tre lotti più a sud possa essere realizzata attraverso Anas; la Cassia, almeno nell’inizio da Siena a Monteroni; l’intervento che auspichiamo a Prato per la Declassata”.

Lucca, prosegue la Mostra delle Antiche camelie a Capannori

Lucca, prosegue la Mostra delle Antiche camelie a CapannoriRoma, 9 mar. (askanews) – Un altro fine settimana dedicato alle camelie, la cui fioritura è in piena esplosione, e all’intrattenimento culturale e gastronomico a Pieve e Sant’Andrea di Compito (Capannori, Lucca). Oggi e domani, secondo appuntamento con la Mostra delle Antiche camelie della Lucchesia, che proseguirà anche nei prossimi week-end (16-17 e 23-24 marzo prossimi).


Due giorni di musica, animazione, visite guidate, mostre, laboratori, spettacoli, enogastronomia e percorsi esperienziali in natura. Novità di questo fine settimana: la mostra di bonsai, l’esposizione di auto storiche con l’associazione “Amici delle Rosse” e il corteggio del gruppo storico “Casteldurante” di San Ginese di Compito, con l’allestimento di un accampamento medievale e sfilata in costume. La manifestazione – organizzata dal Centro Culturale Compitese in collaborazione col Comune di Capannori, col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in collaborazione con Villa Reale di Marlia e di decine di realtà del territorio – proporrà poi momenti musicali a cura della Scuola di Musica “MusicZone” (sabato 9 marzo concerto jazz con Renzo Cristiano Telloli al sax e Federico Frassi al pianoforte, domenica 10 marzo con “Brazilian affair” di Serena Bernardeschi), ma anche l’intrattenimento del cantastorie Gildo dei Fantardi (domenica 10 marzo), laboratori (serigrafia, carta giapponese, fotografia, cucito), visite guidate gratuite al camelieto (partenza ogni mezz’ora), al Borgo delle camelie e nell’Antica chiusa Borrini (prima coltivazione italiana di tè) e molto altro.


(segue)

ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazione

ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazioneRoma, 7 mar. (askanews) – Innovazione, sviluppo del territorio, sostegno alle imprese e valorizzazione della cultura del digitale verso i giovani. Questo e molto altro alla base del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Lucca alla presenza del sindaco Mario Pardini e dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori alla presenza del presidente dell’Angi Gabriele Ferrieri. La firma del protocollo, avvenuto all’interno della sede del Comune di Lucca, ha visto la presenza anche dell’assessore alle attività produttive e innovazione Paola Granucci e della delegazione dell’Angi che ha amichevolmente partecipato al momento della sottoscrizione del protocollo. “Siamo lieti di aver firmato questo importante protocollo d’intesa con una città come Lucca che rappresenta la tradizione storica dell’Italia e della Toscana, ma che mostra anche una sensibilità particolare verso l’innovazione e i giovani. L’auspicio è quello di poter costruire un’importante collaborazione in cui dare un valore aggiunto alle imprese e al territorio per la promozione dell’innovazione in tutte le sue forme e la valorizzazione della cittadinanza e della collettività all’insegna del digitale per un partenariato pubblico privato che metta al centro l’accrescimento economico e sociale dell’Italia”. Così Gabriele Ferrieri Presidente dell’Angi. “Il protocollo d’intesa fra il Comune di Lucca e l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (Angi) rappresenta un altro importante tassello che la nostra città compie nell’innovazione, in questo caso applicata alla pubblica amministrazione. Una sinergia che passa attraverso iniziative di studio, formazione, eventi e tutta una serie di partnership strategiche mirate a rafforzare e sostenere una cultura fatta di digitalizzazione, transizione ecologica, valorizzazione del patrimonio artistico e – più in generale – di una nuova imprenditoria giovane e dinamica”. Così Mario Pardini, sindaco di Lucca.

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’Roma, 7 mar. (askanews) – “Donne del cielo: da muse a scienziate”, questo il titolo della mostra che propone per la prima volta in Italia un percorso incentrato sul ruolo delle donne nella ricerca astronomica e sulle immagini femminili che ricorrono con maggior frequenza nelle rappresentazioni del cosmo dal Rinascimento al primo Novecento. La mostra sarà visitabile nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Sala Dante) dall’8 marzo all’8 giugno. La mostra è ideata dal Museo Galileo e organizzata congiuntamente alla Biblioteca Nazionale Centrale con la curatela di Natacha Fabbri, Caterina Guiducci e Simona Mammana. L’esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Firenze e del sostegno di Regione Toscana, GiovaniSì, InContemporanea e Caserma Archeologica, e del contributo di Calliope Arts.


Attingendo al ricco patrimonio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l’esposizione presenterà opere scientifiche, letterarie e cartografiche che rivelano la presenza di interlocutrici e/o di autrici femminili in testi caratterizzati dall’associazione tra donne e sfere celesti. La mostra sarà allestita nella Sala Dante della Biblioteca Nazionale, ove i testi selezionati (sul piano filosofico, letterario e scientifico) creeranno un dialogo inedito con strumenti scientifici, alcuni dei quali molto rari – provenienti dal Museo Galileo e da collezioni private – e creazioni artistiche. La mostra si articola in sette sezioni: “Donne di stelle. Costellazioni e divinità planetarie”; “Recondite armonie. Muse, sirene e macchine del mondo”; “Dignità e pregiudizio. L’astronomia per tutti”; “Nuovi sguardi su nuovi mondi. Telescopi, satelliti ed echi galileiani”; “Viaggiatrici del cosmo. Tra sogno e scienza”; “Donne di scienza. Dall’astronomia per signore alle signore dell’astronomia”; “Quando il corpo è celeste. Immagini astrali sul femminile”.


Al piano terreno un focus su “Canzoni stralunate”. Parte integrante dell’esposizione sono le sette grandi tele dell’artista Ilaria Margutti dal titolo “Le variabili del Cigno. Sette tele per il cielo di Henrietta Leavitt”, che prendono spunto dagli studi condotti dall’astronoma statunitense, nota anche per i suoi importanti lavori sul periodo e la luminosità delle stelle Cefeidi. Margutti ha interpretato i complessi calcoli matematici di Leavitt mediante l’antica tecnica del ricamo, riportando su tele di grande formato (70 x 280 cm) le coordinate delle 1777 variabili delle Nubi di Magellano registrate da Henrietta Swan Leavitt tra il 1904 e il 1908. Una parte della mostra è dedicata ai temi astronomici presenti nella cosiddetta “querelle des femmes”, ossia in opere che argomentano l’eguaglianza intellettuale e sociale tra uomini e donne, esaltando la dignità delle donne e rivendicando il loro diritto ad accedere anche agli studi scientifici.


L’esposizione offre una rara opportunità di ammirare tre preziosissimi globi celesti e terrestri in miniatura, risalenti alla fine del Settecento e l’inizio Ottocento, oltre a strumenti astronomici di fattura italiana, inglese e francese. Saranno esposti anche due manoscritti del fondo galileiano che testimoniano l’uso del telescopio da parte della regina di Francia Maria de’ Medici e di Margherita Sarrocchi, che difese pubblicamente la veridicità delle novità celesti rivelate da Galileo. Otto video, fruibili tramite QR code, illustrano i temi principali della mostra, offrendo inoltre la possibilità di ascoltare le musiche di alcune compositrici, tematicamente e/o cronologicamente affini agli argomenti trattati.


“Aspettando l’arrivo della prima donna sulla Luna, che avverrà nell’ambito della missione Artemis della Nasa – si legge nel testo di presentazione – la mostra presenta una ‘costellazione’ di donne, ci parla dei loro successi ma anche degli ostacoli e delle sfide che hanno dovuto superare per passare dal ruolo di muse a quello di assistenti prima e colleghe poi degli scienziati uomini: astronome, filosofe, scrittrici, mecenati e artiste che hanno offerto contributi importanti alla ricerca astronomica e difeso il valore della parità di genere anche in ambito scientifico”.

Toscana, Cosmave: per piano Parco Apuane coerenza, tutelare cave

Toscana, Cosmave: per piano Parco Apuane coerenza, tutelare caveRoma, 5 mar. (askanews) – “Abbiamo ormai capito tutti che dobbiamo salvaguardare il lavoro sulla montagna e che dalla montagna deriva. Le regole ci sono e disciplinano l’armonizzazione fra cave, ambiente e paesaggio”. Così Cosmave, il consorzio di imprese del marmo apuo-versiliese, sintetizza quanto emerso dal recente convegno organizzato dal comune di Minucciano al quale hanno partecipato il presidente del Parco delle Apuane Andrea Tagliasacchi e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.


“Le attività estrattive del comprensorio versiliese-garfagnino sono comprese nelle Aree Contigue di Cava (ACC), ovverosia aree espressamente destinate alla escavazione ed all’industria lapidea, che, pur essendo geograficamente situate all’interno del Parco, sono estranee all’area protetta. Non ci sono rischi di intaccare l’area protetta. Le attività estrattive presenti nelle ACC sono comunque già soggette ad una specifica disciplina ambientale e paesaggistica, tanto stringente, e che non si applica alle altre attività estrattive toscane, neppure a quelle del comprensorio carrarino. Il nuovo Piano Integrato del Parco (PIP) pretenderebbe di spingersi oltre, assoggettando le ACC alla disciplina propria dell’area protetta, decretando in questo modo la sostanziale chiusura delle attività estrattive presenti. Si tratterebbe di un’iniziativa, oltre che illegittima, dannosa per l’intera comunità della montagna versiliese-garfagnina”. Dunque, conclude la nota, “riteniamo indispensabile che il nuovo PIP tenga conto dell’importanza delle attività estrattive, svolte in loco da secoli, e si conformi pienamente al Piano di indirizzo territoriale – Piano territoriale paesaggistico regionale (PIT-PTPR), che reca una specifica disciplina delle attività estrattive delle Alpi Apuane, anche attraverso lo strumento dei Piani attuativi di bacino (PABE). PIT che, si ricorda, è stato approvato da Regione e Ministero dell’ambiente. La mancanza di coerenza del PIP rispetto al PIT ne ha sinora precluso l’intervenuta approvazione; il PIP non è ancora stato approvato dal Consiglio regionale, con tutta probabilità proprio a causa dell’incoerenza con il PIT, ma a questo punto la parte politica deve compiere un definitivo atto di coraggio e rimandare il piano al Parco per la sua rielaborazione nel rispetto della normativa vigente”.

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologici

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologiciRoma, 23 feb. (askanews) – Quando alcune connessioni cerebrali non funzionano correttamente, possono insorgere disturbi come il morbo di Parkinson, la distonia, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e la sindrome di Tourette. La stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, DBS) è una tecnica usata da anni per curare questo tipo di malattie. Quello che è sorprendente è che tutte queste malattie possono essere curate stimolando un’unica area chiave del cervello: il nucleo subtalamico.


Per capire come questo fosse possibile, un team guidato da studiosi del Charité di Berlino e del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno messo assieme le ricerche scientifiche realizzate negli scorsi anni da vari gruppi di ricerca nel mondo per quel che riguarda le terapie di stimolazione cerebrale profonda su oltre 500 pazienti. Il risultato – informa la Sant’Anna di Pisa che ha partecipato al lavoro – è una mappa unica delle reti cerebrali disturbate che è stata pubblicata su “Nature Neuroscience” e che è in grado di capire quali connessioni fossero state attivate in ogni paziente. Questa mappa non solo chiarisce quali sono le connessioni coinvolte in ogni malattia (o in più di una malattia), ma servirà in futuro a capire quali zone devono essere stimolate per guarirla. I disturbi neurologici e neuropsichiatrici si presentano con un ampio spettro di sintomi diversi, dai disturbi dell’umore e dell’elaborazione delle informazioni ai deficit motori. Ma hanno una cosa in comune: sono tutti attribuibili al malfunzionamento delle connessioni tra specifiche regioni del cervello. In termini semplificati, quando i circuiti cerebrali diventano disfunzionali, possono agire come freni sulle funzioni cerebrali che il circuito normalmente svolge.


Da anni il Laboratorio di Neuroingegneria Computazionale dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinato dal ricercatore Alberto Mazzoni, lavora sull’attività neuronale associata alla sindrome di Tourette nel nucleo subtalamico, il cui collegamento era fino a quel momento non molto chiaro. “Assieme ai colleghi dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, – dichiara Alberto Mazzoni – siamo andati a vedere l’attività dei neuroni in diverse zone del nucleo e abbiamo studiato il collegamento tra questa attività e l’esito delle terapie di stimolazione cerebrale profonda relativamente alla riduzione dei Tic associati alla Tourette. Questi risultati hanno avuto una seconda vita quando li abbiamo usati per contribuire, insieme ai principali gruppi di tutto il mondo, a tracciare il grande atlante delle connessioni degli effetti della stimolazione del nucleo sulle varie parti del cervello che è stato pubblicato su Nature Neuroscience”.


(Credits: Ufficio Stampa Scuola Sant’Anna)

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della Vista

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della VistaRoma, 20 feb. (askanews) – Arrivano in Toscana le Giornate della Vista della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, iniziativa che offre accesso a visite oculistiche gratuite a persone indigenti e occhiali da vista dove necessario. Dal 19 febbraio al 1 marzo a Campi Bisenzio oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti messo a disposizione dal Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze e dal Prof. Gianni Virgili Università degli Studi di Firenze, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. La scelta di svolgere l’iniziativa a Campi Bisenzio conferma l’attenzione del Comune nella realizzazione di percorsi di inclusione sociale e integrazione positiva, attraverso attività di lotta alla povertà educativa, alla dispersione scolastica e facilitazione nell’acceso ai servizi.


Lo spazio ospiterà una clinica oculistica e un laboratorio ottico, attrezzati grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor Italia, per effettuare visite oculistiche complete al termine delle quali ottici esperti, individuati tra i professionisti volontari della zona, troveranno la migliore soluzione visiva in base alla propria prescrizione. A coordinare il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali ci saranno i volontari di EssilorLuxottica, che partecipano all’attività donando un giorno di ferie. “Ci auguriamo che le Giornate della Vista possano continuare a crescere per aiutare tante persone in difficoltà. Crediamo che la vista sia un diritto e vogliamo sensibilizzare quante più persone possibile sull’importanza di prendersene cura, offrendo una risposta immediata, gratuita e concreta a chi ha più bisogno. Anche nel nostro Paese si può fare molto per favorire l’accesso alle cure oculistiche e l’inclusione sociale per tutti, dai connazionali in difficoltà ai migranti. Siamo contenti di essere ospitati da Spazio Reale, nuovo partner della Fondazione con una Mission ed iniziative molto vicine e complementari al nostro obiettivo di far sì che tutti possano vedere meglio e quindi vivere meglio spiega il Segretario Generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Andrea Rendina.


La clinica oculistica è stata inaugurata alla presenza di Lorenzo Ballerini, Assessore con deleghe al Sociale, Politiche abitative, Immigrazione e Buona occupazione. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Toscana, Azienda Usl Toscana Centro, hanno patrocinato l’iniziativa, che è stata realizzata anche con il supporto di importanti associazioni quali Comunità di Sant’ Egidio Firenze, Caritas, Progetto Itaca, Cooperativa Macramè, Coordinamento Misericordie Fiorentine. “L’iniziativa proposta dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ci trova favorevolmente coinvolti nella prevenzione di patologie oculistiche pediatriche”. – afferma il Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze. “Proprio in ambito pediatrico, lo screening oculistico ed ortottico, permette di individuare prevalentemente i difetti visivi monolaterali che sono alla base dell’ambliopia (occhio pigro) e di cui i pazienti non sono quasi mai coscienti. Una diagnosi precoce permette quindi un trattamento appropriato e generalmente molto efficace”.


“Il difetto refrattivo non corretto con occhiali – continua il Prof. Gianni Virgili, Università degli Studi di Firenze Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – è tra le prime cause di ipovisione al mondo, in particolare in Asia sudorientale. La fornitura di occhiali gratuiti o a basso costo è un intervento di salute pubblica necessario in questi contesti. Questa necessità si estende anche a persone che hanno risorse limitate, anche per motivi d’età e per limitata autosufficienza”. “Mettiamo con piacere a disposizione i nostri spazi per le Giornate della Vista. La clinica oculistica itinerante della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ha come obiettivo il sostegno ai più fragili, principio sul quale si basa gran parte dell’attività che Spazio Reale svolge quotidianamente. Siamo un punto di riferimento per il territorio, un luogo che ha fatto dell’inclusione e dell’accoglienza i suoi punti di forza; dall’ospitalità per l’emergenza in Ucraina nel 2022 fino al drammatico novembre 2023 che ci ha visti in prima linea nel sostegno agli sfollati per l’alluvione e ai volontari. È con lo stesso spirito che ospitiamo questa iniziativa di grande valore etico, che intercetta in modo capillare i bisogni dei più deboli” – afferma Stefano Ciappelli, Presidente Spazio Reale Group. Nel 2024, le Giornate della Vista, iniziate a gennaio con la città di Catanzaro, faranno tappa a Trieste (18 – 28 Marzo), Torino (8 – 19 Aprile), Pescara (15 – 24 Maggio), Cagliari (4 – 14 Giugno), Palermo (9 – 25 Settembre), Milano (1 – 31 Ottobre), Belluno (11 – 22 Novembre), Roma (9 -20 Dicembre). Con dieci città in dieci mesi, l’iniziativa garantirà a circa 7.000 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.


Nel 2023, le Giornate della Vista hanno garantito a 6.838 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità, 4.613 hanno ricevuto un occhiale da vista e sono stati donati 1.306 occhiali da sole a tutti i bambini partecipanti. Agli oltre 1.000 pazienti con patologie oculari è stata offerta una assistenza di secondo livello nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Complessivamente, nel 2023 le persone svantaggiate che hanno avuto un miglioramento della propria condizione visiva attraverso la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, sono state 14.250