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ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazione

ANGI, con il Comune di Lucca insieme per l’innovazioneRoma, 7 mar. (askanews) – Innovazione, sviluppo del territorio, sostegno alle imprese e valorizzazione della cultura del digitale verso i giovani. Questo e molto altro alla base del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Lucca alla presenza del sindaco Mario Pardini e dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori alla presenza del presidente dell’Angi Gabriele Ferrieri. La firma del protocollo, avvenuto all’interno della sede del Comune di Lucca, ha visto la presenza anche dell’assessore alle attività produttive e innovazione Paola Granucci e della delegazione dell’Angi che ha amichevolmente partecipato al momento della sottoscrizione del protocollo. “Siamo lieti di aver firmato questo importante protocollo d’intesa con una città come Lucca che rappresenta la tradizione storica dell’Italia e della Toscana, ma che mostra anche una sensibilità particolare verso l’innovazione e i giovani. L’auspicio è quello di poter costruire un’importante collaborazione in cui dare un valore aggiunto alle imprese e al territorio per la promozione dell’innovazione in tutte le sue forme e la valorizzazione della cittadinanza e della collettività all’insegna del digitale per un partenariato pubblico privato che metta al centro l’accrescimento economico e sociale dell’Italia”. Così Gabriele Ferrieri Presidente dell’Angi. “Il protocollo d’intesa fra il Comune di Lucca e l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (Angi) rappresenta un altro importante tassello che la nostra città compie nell’innovazione, in questo caso applicata alla pubblica amministrazione. Una sinergia che passa attraverso iniziative di studio, formazione, eventi e tutta una serie di partnership strategiche mirate a rafforzare e sostenere una cultura fatta di digitalizzazione, transizione ecologica, valorizzazione del patrimonio artistico e – più in generale – di una nuova imprenditoria giovane e dinamica”. Così Mario Pardini, sindaco di Lucca.

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’

8 marzo, a Firenze la mostra ‘Donne del cielo: da muse a scienziate’Roma, 7 mar. (askanews) – “Donne del cielo: da muse a scienziate”, questo il titolo della mostra che propone per la prima volta in Italia un percorso incentrato sul ruolo delle donne nella ricerca astronomica e sulle immagini femminili che ricorrono con maggior frequenza nelle rappresentazioni del cosmo dal Rinascimento al primo Novecento. La mostra sarà visitabile nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Sala Dante) dall’8 marzo all’8 giugno. La mostra è ideata dal Museo Galileo e organizzata congiuntamente alla Biblioteca Nazionale Centrale con la curatela di Natacha Fabbri, Caterina Guiducci e Simona Mammana. L’esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Firenze e del sostegno di Regione Toscana, GiovaniSì, InContemporanea e Caserma Archeologica, e del contributo di Calliope Arts.


Attingendo al ricco patrimonio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l’esposizione presenterà opere scientifiche, letterarie e cartografiche che rivelano la presenza di interlocutrici e/o di autrici femminili in testi caratterizzati dall’associazione tra donne e sfere celesti. La mostra sarà allestita nella Sala Dante della Biblioteca Nazionale, ove i testi selezionati (sul piano filosofico, letterario e scientifico) creeranno un dialogo inedito con strumenti scientifici, alcuni dei quali molto rari – provenienti dal Museo Galileo e da collezioni private – e creazioni artistiche. La mostra si articola in sette sezioni: “Donne di stelle. Costellazioni e divinità planetarie”; “Recondite armonie. Muse, sirene e macchine del mondo”; “Dignità e pregiudizio. L’astronomia per tutti”; “Nuovi sguardi su nuovi mondi. Telescopi, satelliti ed echi galileiani”; “Viaggiatrici del cosmo. Tra sogno e scienza”; “Donne di scienza. Dall’astronomia per signore alle signore dell’astronomia”; “Quando il corpo è celeste. Immagini astrali sul femminile”.


Al piano terreno un focus su “Canzoni stralunate”. Parte integrante dell’esposizione sono le sette grandi tele dell’artista Ilaria Margutti dal titolo “Le variabili del Cigno. Sette tele per il cielo di Henrietta Leavitt”, che prendono spunto dagli studi condotti dall’astronoma statunitense, nota anche per i suoi importanti lavori sul periodo e la luminosità delle stelle Cefeidi. Margutti ha interpretato i complessi calcoli matematici di Leavitt mediante l’antica tecnica del ricamo, riportando su tele di grande formato (70 x 280 cm) le coordinate delle 1777 variabili delle Nubi di Magellano registrate da Henrietta Swan Leavitt tra il 1904 e il 1908. Una parte della mostra è dedicata ai temi astronomici presenti nella cosiddetta “querelle des femmes”, ossia in opere che argomentano l’eguaglianza intellettuale e sociale tra uomini e donne, esaltando la dignità delle donne e rivendicando il loro diritto ad accedere anche agli studi scientifici.


L’esposizione offre una rara opportunità di ammirare tre preziosissimi globi celesti e terrestri in miniatura, risalenti alla fine del Settecento e l’inizio Ottocento, oltre a strumenti astronomici di fattura italiana, inglese e francese. Saranno esposti anche due manoscritti del fondo galileiano che testimoniano l’uso del telescopio da parte della regina di Francia Maria de’ Medici e di Margherita Sarrocchi, che difese pubblicamente la veridicità delle novità celesti rivelate da Galileo. Otto video, fruibili tramite QR code, illustrano i temi principali della mostra, offrendo inoltre la possibilità di ascoltare le musiche di alcune compositrici, tematicamente e/o cronologicamente affini agli argomenti trattati.


“Aspettando l’arrivo della prima donna sulla Luna, che avverrà nell’ambito della missione Artemis della Nasa – si legge nel testo di presentazione – la mostra presenta una ‘costellazione’ di donne, ci parla dei loro successi ma anche degli ostacoli e delle sfide che hanno dovuto superare per passare dal ruolo di muse a quello di assistenti prima e colleghe poi degli scienziati uomini: astronome, filosofe, scrittrici, mecenati e artiste che hanno offerto contributi importanti alla ricerca astronomica e difeso il valore della parità di genere anche in ambito scientifico”.

Toscana, Cosmave: per piano Parco Apuane coerenza, tutelare cave

Toscana, Cosmave: per piano Parco Apuane coerenza, tutelare caveRoma, 5 mar. (askanews) – “Abbiamo ormai capito tutti che dobbiamo salvaguardare il lavoro sulla montagna e che dalla montagna deriva. Le regole ci sono e disciplinano l’armonizzazione fra cave, ambiente e paesaggio”. Così Cosmave, il consorzio di imprese del marmo apuo-versiliese, sintetizza quanto emerso dal recente convegno organizzato dal comune di Minucciano al quale hanno partecipato il presidente del Parco delle Apuane Andrea Tagliasacchi e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.


“Le attività estrattive del comprensorio versiliese-garfagnino sono comprese nelle Aree Contigue di Cava (ACC), ovverosia aree espressamente destinate alla escavazione ed all’industria lapidea, che, pur essendo geograficamente situate all’interno del Parco, sono estranee all’area protetta. Non ci sono rischi di intaccare l’area protetta. Le attività estrattive presenti nelle ACC sono comunque già soggette ad una specifica disciplina ambientale e paesaggistica, tanto stringente, e che non si applica alle altre attività estrattive toscane, neppure a quelle del comprensorio carrarino. Il nuovo Piano Integrato del Parco (PIP) pretenderebbe di spingersi oltre, assoggettando le ACC alla disciplina propria dell’area protetta, decretando in questo modo la sostanziale chiusura delle attività estrattive presenti. Si tratterebbe di un’iniziativa, oltre che illegittima, dannosa per l’intera comunità della montagna versiliese-garfagnina”. Dunque, conclude la nota, “riteniamo indispensabile che il nuovo PIP tenga conto dell’importanza delle attività estrattive, svolte in loco da secoli, e si conformi pienamente al Piano di indirizzo territoriale – Piano territoriale paesaggistico regionale (PIT-PTPR), che reca una specifica disciplina delle attività estrattive delle Alpi Apuane, anche attraverso lo strumento dei Piani attuativi di bacino (PABE). PIT che, si ricorda, è stato approvato da Regione e Ministero dell’ambiente. La mancanza di coerenza del PIP rispetto al PIT ne ha sinora precluso l’intervenuta approvazione; il PIP non è ancora stato approvato dal Consiglio regionale, con tutta probabilità proprio a causa dell’incoerenza con il PIT, ma a questo punto la parte politica deve compiere un definitivo atto di coraggio e rimandare il piano al Parco per la sua rielaborazione nel rispetto della normativa vigente”.

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologici

Nuova mappa connessioni cerebrali coinvolte in disturbi neurologiciRoma, 23 feb. (askanews) – Quando alcune connessioni cerebrali non funzionano correttamente, possono insorgere disturbi come il morbo di Parkinson, la distonia, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e la sindrome di Tourette. La stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation, DBS) è una tecnica usata da anni per curare questo tipo di malattie. Quello che è sorprendente è che tutte queste malattie possono essere curate stimolando un’unica area chiave del cervello: il nucleo subtalamico.


Per capire come questo fosse possibile, un team guidato da studiosi del Charité di Berlino e del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno messo assieme le ricerche scientifiche realizzate negli scorsi anni da vari gruppi di ricerca nel mondo per quel che riguarda le terapie di stimolazione cerebrale profonda su oltre 500 pazienti. Il risultato – informa la Sant’Anna di Pisa che ha partecipato al lavoro – è una mappa unica delle reti cerebrali disturbate che è stata pubblicata su “Nature Neuroscience” e che è in grado di capire quali connessioni fossero state attivate in ogni paziente. Questa mappa non solo chiarisce quali sono le connessioni coinvolte in ogni malattia (o in più di una malattia), ma servirà in futuro a capire quali zone devono essere stimolate per guarirla. I disturbi neurologici e neuropsichiatrici si presentano con un ampio spettro di sintomi diversi, dai disturbi dell’umore e dell’elaborazione delle informazioni ai deficit motori. Ma hanno una cosa in comune: sono tutti attribuibili al malfunzionamento delle connessioni tra specifiche regioni del cervello. In termini semplificati, quando i circuiti cerebrali diventano disfunzionali, possono agire come freni sulle funzioni cerebrali che il circuito normalmente svolge.


Da anni il Laboratorio di Neuroingegneria Computazionale dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinato dal ricercatore Alberto Mazzoni, lavora sull’attività neuronale associata alla sindrome di Tourette nel nucleo subtalamico, il cui collegamento era fino a quel momento non molto chiaro. “Assieme ai colleghi dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, – dichiara Alberto Mazzoni – siamo andati a vedere l’attività dei neuroni in diverse zone del nucleo e abbiamo studiato il collegamento tra questa attività e l’esito delle terapie di stimolazione cerebrale profonda relativamente alla riduzione dei Tic associati alla Tourette. Questi risultati hanno avuto una seconda vita quando li abbiamo usati per contribuire, insieme ai principali gruppi di tutto il mondo, a tracciare il grande atlante delle connessioni degli effetti della stimolazione del nucleo sulle varie parti del cervello che è stato pubblicato su Nature Neuroscience”.


(Credits: Ufficio Stampa Scuola Sant’Anna)

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della Vista

Arriva in Toscana la seconda tappa delle Giornate della VistaRoma, 20 feb. (askanews) – Arrivano in Toscana le Giornate della Vista della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, iniziativa che offre accesso a visite oculistiche gratuite a persone indigenti e occhiali da vista dove necessario. Dal 19 febbraio al 1 marzo a Campi Bisenzio oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti messo a disposizione dal Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze e dal Prof. Gianni Virgili Università degli Studi di Firenze, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. La scelta di svolgere l’iniziativa a Campi Bisenzio conferma l’attenzione del Comune nella realizzazione di percorsi di inclusione sociale e integrazione positiva, attraverso attività di lotta alla povertà educativa, alla dispersione scolastica e facilitazione nell’acceso ai servizi.


Lo spazio ospiterà una clinica oculistica e un laboratorio ottico, attrezzati grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor Italia, per effettuare visite oculistiche complete al termine delle quali ottici esperti, individuati tra i professionisti volontari della zona, troveranno la migliore soluzione visiva in base alla propria prescrizione. A coordinare il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali ci saranno i volontari di EssilorLuxottica, che partecipano all’attività donando un giorno di ferie. “Ci auguriamo che le Giornate della Vista possano continuare a crescere per aiutare tante persone in difficoltà. Crediamo che la vista sia un diritto e vogliamo sensibilizzare quante più persone possibile sull’importanza di prendersene cura, offrendo una risposta immediata, gratuita e concreta a chi ha più bisogno. Anche nel nostro Paese si può fare molto per favorire l’accesso alle cure oculistiche e l’inclusione sociale per tutti, dai connazionali in difficoltà ai migranti. Siamo contenti di essere ospitati da Spazio Reale, nuovo partner della Fondazione con una Mission ed iniziative molto vicine e complementari al nostro obiettivo di far sì che tutti possano vedere meglio e quindi vivere meglio spiega il Segretario Generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Andrea Rendina.


La clinica oculistica è stata inaugurata alla presenza di Lorenzo Ballerini, Assessore con deleghe al Sociale, Politiche abitative, Immigrazione e Buona occupazione. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Toscana, Azienda Usl Toscana Centro, hanno patrocinato l’iniziativa, che è stata realizzata anche con il supporto di importanti associazioni quali Comunità di Sant’ Egidio Firenze, Caritas, Progetto Itaca, Cooperativa Macramè, Coordinamento Misericordie Fiorentine. “L’iniziativa proposta dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ci trova favorevolmente coinvolti nella prevenzione di patologie oculistiche pediatriche”. – afferma il Dottor Roberto Caputo, Direttore SOC Oftalmologia Pediatrica A. Meyer IRCCS Firenze. “Proprio in ambito pediatrico, lo screening oculistico ed ortottico, permette di individuare prevalentemente i difetti visivi monolaterali che sono alla base dell’ambliopia (occhio pigro) e di cui i pazienti non sono quasi mai coscienti. Una diagnosi precoce permette quindi un trattamento appropriato e generalmente molto efficace”.


“Il difetto refrattivo non corretto con occhiali – continua il Prof. Gianni Virgili, Università degli Studi di Firenze Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – è tra le prime cause di ipovisione al mondo, in particolare in Asia sudorientale. La fornitura di occhiali gratuiti o a basso costo è un intervento di salute pubblica necessario in questi contesti. Questa necessità si estende anche a persone che hanno risorse limitate, anche per motivi d’età e per limitata autosufficienza”. “Mettiamo con piacere a disposizione i nostri spazi per le Giornate della Vista. La clinica oculistica itinerante della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ha come obiettivo il sostegno ai più fragili, principio sul quale si basa gran parte dell’attività che Spazio Reale svolge quotidianamente. Siamo un punto di riferimento per il territorio, un luogo che ha fatto dell’inclusione e dell’accoglienza i suoi punti di forza; dall’ospitalità per l’emergenza in Ucraina nel 2022 fino al drammatico novembre 2023 che ci ha visti in prima linea nel sostegno agli sfollati per l’alluvione e ai volontari. È con lo stesso spirito che ospitiamo questa iniziativa di grande valore etico, che intercetta in modo capillare i bisogni dei più deboli” – afferma Stefano Ciappelli, Presidente Spazio Reale Group. Nel 2024, le Giornate della Vista, iniziate a gennaio con la città di Catanzaro, faranno tappa a Trieste (18 – 28 Marzo), Torino (8 – 19 Aprile), Pescara (15 – 24 Maggio), Cagliari (4 – 14 Giugno), Palermo (9 – 25 Settembre), Milano (1 – 31 Ottobre), Belluno (11 – 22 Novembre), Roma (9 -20 Dicembre). Con dieci città in dieci mesi, l’iniziativa garantirà a circa 7.000 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.


Nel 2023, le Giornate della Vista hanno garantito a 6.838 persone accesso a un’assistenza oculistica adeguata alle loro necessità, 4.613 hanno ricevuto un occhiale da vista e sono stati donati 1.306 occhiali da sole a tutti i bambini partecipanti. Agli oltre 1.000 pazienti con patologie oculari è stata offerta una assistenza di secondo livello nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Complessivamente, nel 2023 le persone svantaggiate che hanno avuto un miglioramento della propria condizione visiva attraverso la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, sono state 14.250

Crollo Firenze, Capaccioli: sciacallaggio polemiche su codice appalti pubblici

Crollo Firenze, Capaccioli: sciacallaggio polemiche su codice appalti pubbliciRoma, 17 feb. (askanews) – “Dei 1000 casi di infortunio mortale che avvengono annualmente in Italia, oltre un quarto riguarda l’edilizia. Il 60% degli incidenti mortali in cantiere dipendono da scelte effettuate prima dell’inizio dei lavori. Lo sciacallaggio su quanto di tragico accaduto a Firenze è tale tanto se avviene da parte di imprese criminali e irresponsabili, tanto da soloni da comizio che speculano a macerie ancora calde. Trovo totalmente fuori fuoco le polemiche sul nuovo Codice degli appalti che, da tecnico addetto ai lavori, ha rappresentato una svolta anche per l’approccio alla sicurezza sotto il profilo dei controlli. Peraltro, in questo specifico caso si parla di lavori in ambito privato e non lavori pubblici, quindi dove il Codice Appalti interviene”.


Così Fabrizio Capaccioli, Amministratore delegato di Asacert, ente di certificazione, ispezione, valutazione, che prosegue: “A ciò aggiungo che l’andamento degli infortuni nel comparto delle costruzioni è drammaticamente in continuità con quanto avvenuto sino ad oggi e non certo dall’introduzione del nuovo Codice. Manca piuttosto, l’obbligo di verifica del progetto per i lavori privati, mancano i controlli e le ispezioni in cantiere da parte delle autorità competenti, mancano la certezza di sanzioni e pene”. “Anni di stragi sul lavoro hanno drammaticamente dimostrato che è necessario promuovere la cultura della salute, della sicurezza e della legalità. Un processo che si concretizza anche nel settore privato con l’obbligatorietà della verifica del progetto, dei controlli in corso d’opera, del documento di valutazione dei rischi e del miglioramento dei sistemi di gestione aziendali, consolidando la sicurezza come indicatore di qualità di un’impresa – conclude Capaccioli -. Un processo a sostegno del valore che sembra ancora da conquistare -Conclude Capaccioli – per la tutela della salute e della sicurezza nel lavoro, ma anche per la lotta contro la concorrenza sleale”.

Siena, prorogata fino al 1 aprile la mostra dedicata a Gavazzi

Siena, prorogata fino al 1 aprile la mostra dedicata a GavazziRoma, 16 feb. (askanews) – E’ stata prorogata fino al prossimo 1 aprile la mostra “Giuseppe Gavazzi. Una perfetta coincidenza” al Santa Maria della Scala a Siena e in programma dal 24 novembre 2023 al 25 febbraio 2024.


L’esposizione, a cura di Mauro Civai, Andrea Sbardellati, Enrico Toti, è allestita nei Magazzini della Corticella, e propone una completa rassegna di opere realizzate in oltre un cinquantennio da Giuseppe Gavazzi, artista per certi versi atipico ma dalla fama ampiamente ed internazionalmente consolidata, ha conquistato i visitatori, attratti dalle sculture in mostra che raffigurano prevalentemente la figura umana, resa nei suoi atteggiamenti quotidiani e spontanei. Opere modellate in terracotta, in stucco o in legno e poi colorate dal maestro pistoiese attraverso l’uso di raffinati effetti cromatici realizzati con l’impiego di terre naturali. Un percorso espositivo che suggerisce intrecci ricorrenti e incontra frequenti consonanze, fino a sublimarsi in quella che appare una ‘perfetta coincidenza’ di intenti, di pratiche, di risultati.

Festival Canzone Cristiana, rimandata “A Firenze dopo il Festival”

Festival Canzone Cristiana, rimandata “A Firenze dopo il Festival”Roma, 15 feb. (askanews) – L’Organizzazione del Festival della Canzone Cristiana comunica che la manifestazione “A FIRENZE DOPO IL FESTIVAL – SANREMO CRISTIAN MUSIC FESTIVAL 2024”, prevista domani, 16 febbraio 2024, a Scandicci, nel Teatro Aurora, è rimandata a data da destinarsi per motivi di carattere organizzativo.


Nel formulare le proprie scuse per l’imprevisto verificatosi, l’Organizzazione informa che sarà sua cura fornire debita comunicazione relativamente agli sviluppi inerenti la suddetta manifestazione.

Università a Pistoia: firmato l’accordo che dà il via al progetto

Università a Pistoia: firmato l’accordo che dà il via al progettoRoma, 10 feb. (askanews) – Pistoia come sede universitaria: è l’obiettivo del percorso avviato ufficialmente con la firma del protocollo d’intesa fra Università degli Studi di Firenze, Comune di Pistoia e Fondazione Caript. Al centro dell’iniziativa è lo sviluppo in città di attività che, in via prioritaria, riguarderanno la ricerca e la didattica negli ambiti di Agraria, Ingegneria, Professioni sanitarie e servizi alla persona.


Stamani nell’auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia i contenuti dell’accordo sono stati illustrati dalla rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci, dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e dal presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche e sociali. «Abbiamo accolto con grande interesse la proposta di collaborazione formulata da Fondazione Caript e Comune di Pistoia – ha affermato la rettrice – l’accordo getta infatti le basi per sviluppare in città attività di ricerca, didattica, valorizzazione delle conoscenze e innovazione».


«Questa è una grande opportunità di crescita per il territorio – interviene il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi -, un motore di sviluppo economico e di innovazione sociale determinante per la nostra città ma anche per le aree vicine. Oggi concretizziamo l’avvio di un percorso che consentirà di portare a Pistoia corsi universitari nelle discipline agrarie ed ingegneristiche, garantendo così una complementarietà con il nostro tessuto produttivo. Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto, trovando da subito l’unione di intenti e la collaborazione della Fondazione Caript, e poi l’intesa con l’Università degli Studi di Firenze a cui va il mio ringraziamento, l’obiettivo primario era quello di garantire al nostro territorio una prospettiva di sviluppo che necessariamente deve passare dalla ricerca e dall’innovazione e, al contempo, di arricchire il percorso di formazione universitario grazie alle peculiarità e alle competenze che si trovano qui a Pistoia. La giunta comunale ha dunque approvato il protocollo d’intesa tra Comune, Fondazione e Università convinta di poter intraprendere un percorso fruttuoso per la città e per tanti giovani che potranno studiare, formarsi e pensare ad una prospettiva occupazionale sul nostro territorio. Durante il corso di quest’anno, lavoreremo affinché questo progetto si concretizzi». «Questo progetto – ha sottolineato il presidente Zogheri – rappresenta uno dei punti qualificanti del Documento programmatico triennale della Fondazione, che indica come obiettivo strategico la nascita a Pistoia di un polo qualificato di formazione che sia hub d’innovazione, in raccordo con settori trainanti dell’economia locale. Essere una città universitaria, infatti, consente di fare un grande salto di qualità anche in termini di sviluppo del tessuto sociale e produttivo, a iniziare dai settori del vivaismo e dell’industria ferroviaria. Per Pistoia si tratta di una novità assoluta perché, diversamente dal passato, oggi stiamo parlando di interi ambiti di studio da trasferire in città in una nuova sede decentrata dell’Università di Firenze, con il conseguente coinvolgimento di giovani da tutta Italia».


Primo passo è la costituzione di un gruppo di lavoro per verificare la fattibilità del progetto, definendone contenuti, tempi e quadro delle risorse necessarie. L’insediamento universitario comprenderà attività didattiche e di ricerca, di trasferimento tecnologico e di trasformazione produttiva delle conoscenze. Tra gli ambiti di verifica i servizi agli studenti, docenti, ricercatori e le collaborazioni con il tessuto economico pistoiese. L’accordo nasce dall’esigenza dell’Ateneo di sviluppare la presenza di proprie strutture in contesti territoriali caratterizzati da produzioni legate agli ambiti didattici e scientifici, nonché dalla necessità di trovare una nuova sede per la Scuola di Agraria e per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali.


Il Comune di Pistoia ha manifestato interesse ad accogliere sul territorio l’Università, impegnandosi a individuare una pluralità di opzioni relative agli insediamenti nell’ambito di una pianificazione urbanistica generale ed eventualmente immobili di sua proprietà. Fondazione Caript assicura il proprio supporto a tutto il percorso, anche mettendo a disposizione aree e immobili di proprietà, come quelli degli enti strumentali Uniser (fondazione dedicata a ricerca, innovazione e alta formazione) e Gea-Green Economy and Agriculture (società dedicata ai vari ambiti della transizione ecologica e alla cura del grande parco alle porte di Pistoia). Il gruppo di lavoro dovrà presentare i risultati dell’analisi di fattibilità entro la fine del 2024.

Toscana, Giani: Autorità portuale regionale strumento indispensabile

Toscana, Giani: Autorità portuale regionale strumento indispensabileRoma, 9 feb. (askanews) – “L’Autorità portuale regionale è uno strumento indispensabile perché ha le competenze e le professionalità per gestire ben 4 aree portuali utilizzando al massimo e nel modo più efficace le risorse disponibili”. Si apre così una dichiarazione del presidente della Regione Giani che interviene nel dibattito sul ruolo dell’ente in particolare in relazione al porto di Viareggio.


L’Autorità, intesa come la governance di gestione di porti regionali che non sono stati presi in carico dal ministero dei trasporti (Viareggio, Marina di Campo, Isola del Giglio, Porto Santo Stefano), ha dimostrato concretamente negli anni tutta la sua importanza. E Viareggio è l’espressione più chiara della sua utilità: qui infatti la gestione precedente si era rivelata inadeguata se non addirittura fallimentare nella gestione del porto”.


“Con l’Autorità portuale regionale dal 2017 in poi, solo per il porto di Viareggio, sono stati finanziati interventi per oltre 26 milioni di euro. Di questi oltre 12 milioni sono stati già completati e i restanti 14 sono avviati o programmati di qui al 2026. Tra questi ultimi figurano gli interventi di dragaggio straordinario in somma urgenza che stanno garantendo in questi giorni l’apertura del porto, e soprattutto l’avvio dell’iter con appalto integrato per la realizzazione di un sabbiodotto, un’opera permanente che costerà oltre 7 milioni di euro e che permetterà di realizzare un sistema continuo di dragaggio e mantenimento dei fondali. Tra gli interventi in corso o in programma figurano ancora varie opere di escavazione, di manutenzione, di riqualificazione delle vie del porto”. “Questa mole significativa di interventi – conclude Giani – conferma che l’autorità portuale regionale è lo strumento giusto per il governo del porto di Viareggio e degli altri tre porti. Le discussioni sull’utilità dell’ente mi appaiono perciò immotivate, visti anche i risultati nella gestione del porto quando non operava l’Autorità portuale”.