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A Milano l’argentino Raul Laviè, “La voce di Buenos Aires”

A Milano l’argentino Raul Laviè, “La voce di Buenos Aires”Milano, 14 mar. (askanews) – Dopo dopo 10 anni, Raul Laviè torna in Italia per la seconda volta e si esibisce per tre sere di spettacolo ideate da Miguel Angel Zotto il 14- 15-16 Marzo a Milano alla Casa De Tango El Porteño Prohibido in Via Macedonio Melloni 9.
86 anni il prossimo 22 agosto, sessantasei dei quali dedicati al tango, ambasciatore della cultura e della musica porteña nel mondo, una carriera folgorante iniziata negli anni Cinquanta nella sua Rosario, quando ancora il cognome Peralta non era stato cambiato in Lavié, ma esplosa a Buenos Aires nel 1956 dai microfoni di Radio El Mundo, che fece conoscere quella che sarebbe diventata una delle fibre vocali più intense e potenti della musica, non solo tanguera, nel mondo. Raúl Lavié, nato il 22 agosto del 1937, dopo dieci anni di assenza, torna per la seconda volta in Italia grazie alla profonda amicizia con Miguel Angel Zotto, fra i più famosi ballerini e coreografi di tango, per tre serate indimenticabili da martedì 14 a giovedì 16 marzo presso El Porteño Prohibido di via Macedonio Melloni 9 a Milano, la prima Casa di Tango in Europa, nata nel 2019 grazie alla volontà di tre imprenditori e amici, Fabio Acampora e i fratelli Sebastian e Alejandro Bernardez. Le tre serate milanesi – che vedranno esibirsi sul palco anche quattro musicisti e due coppie di ballerini – sono patrocinate dal Consolato Argentino di Milano, e vogliono essere un vero e proprio omaggio, ideato e diretto da Miguel Zotto, a uno dei più celebri cantor di tango di sempre, che nel 2021 al Broadway Theatre di Buenos Aires, nel centenario della nascita del compositore e musicista Astor Piazzolla, ha ottenuto un successo strepitoso con il recital Piazzolla Immortal, attualmente in tour in Europa. Figura emblematica e artista irripetibile “con l’anima di un grande attore”, come lo ha sempre definito il poeta Horacio Ferrer (nonché paroliere di Astor Piazzolla), Raùl Laviè da giovane amava le arti plastiche e non aveva messo in conto che ben presto sarebbe diventato uno straordinario interprete delle modalità musicali del tango, arrivando a lavorare con compositori del calibro dello stesso Piazzolla, di Horacio Salgán, Osvaldo Carlos Piro, Héctor Stamponi, Osvaldo Fresedo e Angel D’Agostino. Definito dallo stesso Piazzolla “La voce di Buenos Aires”, Lavié nel corso della sua carriera ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi come il “Golden Ace Award” nel 2005, due premi “Konex” e lo “Starfish Award”, oltre al “Carlos Gardel” per il miglior album di tango solista con “50 años no es nada”. Ecco perché oggi diventa un’occasione unica e irripetibile poter apprezzare e assistere dal vivo alle capacità vocali di Raúl Lavié, che ancora conserva la limpidezza, il fervore, l’intonazione, l’estensione della voce che hanno fatto di lui uno dei pochissimi cantanti di tango in grado di incarnare i sentimenti più profondi del popolo argentino e l’essenza del tango nella seconda metà del Novecento.