A Napoli presidio pro-Ghali, tensione fuori dalla Rai: feriti
A Napoli presidio pro-Ghali, tensione fuori dalla Rai: feritiNapoli, 13 feb. (askanews) – A Napoli momenti di tensione davanti alla sede Rai di viale Marconi durante il presidio di protesta organizzato da alcuni attivisti dopo la lettera dell’ad Roberto Sergio inviata e letta nel corso di Domenica In in seguito alle parole del cantante Ghali ‘Stop al genocidio’ sul conflitto tra Israele e Palestina. La tensione è salita quando alcuni manifestanti hanno tentato di avvicinarsi ai cancelli della sede di produzione Rai partenopea per esporre uno striscione. La polizia, in assetto antisommossa, ha respinto chi protestava. Ci sarebbero alcune persone ferite colpite dai manganelli.
“Stamattina ero davanti alla Rai di Napoli per protestare contro l’uso politico della televisione pubblica da parte dell’amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello stato d’Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio”. A scriverlo, sui social, l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue. Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria”, ha concluso l’ex pm. Sul caso è intervenuto anche Conte.”Credo ci sia un clima di attacchi personali, forse anche minacce, verso l’amministratore delegato della Rai, questo è trascendere il confronto e la critica legittima: sicuramente leggere quel comunicato in diretta non andava bene perchè sposava unilateralmente le ragioni di Israele, bisognava dire che c’è una questione palestinese, noi non possiamo accettare una strategia militare verso civili inermi”. Così il leader del M5s Giuseppe Conte a proposito delle polemiche in Rai per le dichiarazioni del cantante Ghali sul Medio Oriente a cui è seguita una precisazione da parte dell’azienda.