A Sanremo trionfa Geolier, serata di duetti tra emozioni e nostalgia
A Sanremo trionfa Geolier, serata di duetti tra emozioni e nostalgiaSanremo, 10 feb. (askanews) – La musica napoletana trionfa nella serata dei duetti e delle cover. A vincere, un po’ a sorpresa e tra i fischi del pubblico, è Geolier che ha duettato con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio. Il rapper napoletano si è esibito in un Medley con “Strade”, un grande omaggio all’hip hop, insieme a Guè (che è l’unico milanese) con cui ha cantato Brivido, Luchè per O’ primmo ammore, e poi ha chiuso con Gigi D’Alessio con Chiagne.
Una serata ricca di emozioni, tra musica anni Ottanta, momenti nostalgici, ballad, omaggi a De Andrà e Battisti, ma anche musica travolgente. La vibrante voce di Skin intrecciata a quella dei Santi Francesi in una commovente interpretazione del brano Hallelujah; la travolgente Annalisa in Sweet Dreams, in duetto con La Rappresentante di Lista; dal rock potente di Gianna Nannini, che esegue un medley di tre suoi grandi successi accompagnata da Rose Villain alla coppia Gazzelle-Fulminacci che incantano l’Ariston con Notte prima degli esami. E poi Roberto Vecchioni che canta con Alfa quasi a segnare un passaggio di consegne tra generazioni e l’invito contenuto nel brano “Sogna, ragazzo, sogna”. O Riccardo Cocciante al pianoforte che accompagna Irama in “Quando finisce un amore”.
I nastri tornano indietro agli anni Ottanta con i The Kolors che accompagnati da Umberto Tozzi fanno vincere l’operazione nostalgia. Atmosfera da discoteca anche per i Bnkr44 che cantano “Ma quale idea” con Pino D’Angiò che sale per la prima volta sul palco di Sanremo e dopo la malattia che gli ha danneggiato la voce. Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani si ritrovano sul palco e lui, come l’ultima volta in cui vinse al Festival e Fiorella arrivò seconda, si inginocchia di nuovo. C’è poi il commovente omaggio di Angelina Mango al padre, Pino, morto dieci anni fa, con l’interpretazione perfetta del brano “La rondine”, riarrangiata per l’occasione dalla stessa Angelina e dal fratello Filippo.
Sul palco dell’Ariston arrivano anche le istanze degli agricoltori. Un breve comunicato letto da Amadeus dopo mezzanotte (e che potrebbe suscitare polemiche) gli agricoltori chiedono solamente la difesa della propria dignità. “Noi agricoltori non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi – scrivono – ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la DIGNITA’ di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il GIUSTO VALORE alle nostre produzioni”. Sul finire, quasi alle 2 di notte, c’è un’ultima sorpresa sul palco dell’Ariston: il grande ritorno, dopo 27 anni, dei Jalisse – vincitori nel 1997 del Festival – che hanno cantato il celebre brano “Fiumi di parole”.
Di Serena Sartini e Alessandra Velluto