A Udine il primo forum Open Dialogues for Future
A Udine il primo forum Open Dialogues for FutureRoma, 2 mar. (askanews) – Un anno di guerra, le conseguenze globali, sull’Europa, l’Italia e in particolare su una sua parte – il Friuli-Venezia Giulia – da sempre ponte tra il Mediterraneo e l’Est europeo. Il forum ‘Open Dialogues for Future’ è una piattaforma ideata dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine assieme a The European House-Ambrosetti, inaugurata oggi a Udine con dibattiti incentrati sulle dinamiche geopolitiche e geoeconomiche innescate dal conflitto in Ucraina. Sul palco esperti, professori, diplomatici, esponenti delle istituzioni. Nella sede della Camera di Commercio, un pubblico numeroso e poliedrico, coinvolto nel dibattito a conclusione dei primi panel. “Come si può ipotizzare che questa terra non dialoghi con tutto l’Est Europa?” , riassume Paolo Petiziol, presidente dell’Associazione Mitteleuropa.
Tutti d’accordo che l’invasione dell’Ucraina agisce da grande acceleratore della storia, entrata attivamente in una fase di transizione, di ridefinizione degli equilibri globali. “L’America è tornata essenziale in Europa”, ha detto il giornalista e scrittore Federico Rampini, ditettore scientifico dell’iniziativa, osservando che il rapporto privilegiato tra Varsavia e Washington, consolidato dalla guerra, “è anche la prova che un governo di destra può andare molto d’accordo con una amministrazione democratica statunitense, cosa interessante per l’esecutivo italiano”.
L’ambasciatore presso l’Ordine di Malta Antonio Zanardi Landi, reduce dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha raccontato che al convegno internazionale in Baviera si è sentito parlare solo degli aspetti militari dell’invasione russo-ucraina, “niente politica estera”: il silenzio della diplomazia conferma che il conflitto si prospetta su tempi non brevi. L’ex ambasciatore a Mosca per l’Italia prevede anche la necessaria scelta tra “allinearsi del tutto con Washington e perdere Francia e Germania”. Diverse opinioni e molte sfumature sulla futura adesione dell’Ucraina all’Ue, che implicherà l’ingresso anche dei Paesi balcanici ancora fuori, e prevedibilmente la paralisi del meccanismo di voto all’unanimità e il reindirizzamento di fondi europei verso la ricostruzione del Paese già ora devastato dalla guerra. L’Italia può cercare un nuovo ruolo o, al contrario, ritrovarsi in ulteriore sofferenza nella “solitudine del Mediterraneo” evidenziata dallo spostamento del baricentro Nato verso Nord-Est, ha osservato Orietta Moscatelli, caporedattrice askanews e analista di Limes. Al presidente della Scuola di Competizione Economica Arduino Paniccia é stato chiesto di collegare gli aspetti militari sul terreno ai complessi scenari geopolitici che si prefigurano, esplorati anche da Gilles Gressani, direttore di Le Grand Continent. A chiudere la prima giornata della prima edizione degli Open Dialogues for Future friulani, un dibattito sulla globalizzazione in crisi e poi sul Capitalismo a ” zero emissioni”.
Qui, “alla nostra Ccia, abbiamo iniziato a parlare di futuro nel 2010, quando non era così abituale. Con questo nuovo forum continuiamo a farlo, con un taglio che valorizza maggiormente il ruolo di Udine e del Friuli, un ruolo di traino dimostrato anche con uno sviluppo economico e con un export cresciuto di oltre il 51,3% tra terzo trimestre 2021 e 2022 e che punta ad affermare questa sua posizione privilegiata anche nell’ambito della riflessione sugli scenari futuri” ha affermato il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo.
La prima giornata del Forum è iniziata con un messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in missione con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in India, peso massimo tra quei Paesi che non si schierano contro l’invasione russa, malgrado una crescente vicinanza agli Usa. ” “Lavoriamo per una pace giusta, che rispetti la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina e la carta dell’Onu”, ha detto il capo della diplomazia, ricordando il voto della settimana scorsa al Palazzo di Vetro:”non siamo soli”. E domani il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fredriga aprirà la giornata finale, dedicata a come adattare il business al cambiamento tecnologico e all’innovazione, ma si parlerà anche di Youth Empowerment: il ruolo dei giovani nell’Italia di oggi e di domani.