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A Vinitaly Lungarotti festeggia 50 anni del Muvit e 60 del Rubesco

A Vinitaly Lungarotti festeggia 50 anni del Muvit e 60 del RubescoMilano, 5 apr. (askanews) – E’ un Vinitaly importante per Lungarotti quello che andrà in scena dal 14 al 17 aprile: infatti la storica Cantina umbra festeggerà alla fiera di Verona (al Padiglione 7 – Stand B2) due anniversari: i 50 anni del Museo del Vino di Torgiano (MUVIT) e i 60 anni del Rubesco Riserva Vigna Monticchio, il vino che l’ha resa famosa nel mondo. E sempre durante il Vinitaly, l’azienda svelerà anche il restyling della sua linea “Il Pometo”.



Per celebrare il mezzo secolo del Museo del Vino di Torgiano, Lungarotti esporrà nello spazio riservato al Masaf, 34 opere che raccontano i molteplici usi e significati del vino. I visitatori avranno così l’opportunità di ammirare reperti archeologici, ceramiche, incisioni e opere contemporanee, con testimonianze che vanno dal III millennio a.C. fino a Picasso, Jean Cocteau, Renato Guttuso e Gio Ponti. Definito dal New York Times come “il migliore museo del vino in Italia” per la qualità delle collezioni, nelle 20 sale dello storico Palazzo Graziani-Baglioni di Torgiano, il MUVIT espone reperti archeologici, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo e altre testimonianze che documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato il bacino del Mediterraneo. E’ stato uno dei primi musei in Italia a far dialogare vino e arti decorative raccontando cinquemila anni di storia attraverso una preziosa collezione che oggi supera i 3.000 manufatti e che non smette di arricchirsi. Un’avventura intrapresa da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti che, già negli anni ’70, avevano intuito come la viticoltura potesse generare un indotto legato al turismo specializzato, all’accoglienza e all’ospitalità, rivelandosi così pionieri dell’enoturismo.


Era invece il 1964 quando Giorgio Lungarotti produsse per la prima volta quello che in poco tempo sarebbe diventato il vino portabandiera della Cantina: il Rubesco Riserva Vigna Monticchio. “Degustare in sequenza dalla prima annata a quella attualmente in commercio è come sfogliare un libro che racconta come si è evoluta l’espressione del Sangiovese in tutti questi anni, in base anche ai cambiamenti ambientali e climatici” spiega Chiara Lungarotti, aggiungendo che questi “cambiamenti hanno dimostrato la capacità straordinaria di questo vitigno di adattarsi se piantato in un territorio altamente vocato come ha dimostrato di essere quello di Torgiano”. Al Vinitaly verrà celebrato questo compleanno speciale con una confezione commemorativa dove sono presenti alcuni dei riconoscimenti ricevuti a raccontarne la storia. La nuova etichetta della linea “Il Pometo”, che include Grechetto (Umbria IGT Grechetto), Trespo (Umbria IGT Bianco), Pinot Grigio (Umbria IGT Pinot Grigio) e un rosso a base di Sangiovese (Umbria IGT Sangiovese), riproduce invece un fantasioso gatto che brinda che riprende un ex libris esposto al MUVIT, realizzato appositamente per il museo dal designer e illustratore polacco Andrzej Kot.