Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finale
Accordo tra gli sherpa al G20 sul linguaggio da usare per la guerra in Ucraina nella dichiarazione finaleRoma, 9 set. (askanews) – Gli sherpa del G20 avrebbero raggiunto un compromesso sul linguaggio da adottare nella dichiarazione finale del vertice di Nuova Delhi riguardo alla guerra in Ucraina. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg, spiegando che l’accordo consentirebbe di superare le differenze tra la Russia e il resto del Gruppo che avevano minacciato di far deragliare le speranze di un comunicato congiunto al termine dei lavori.
La formulazione, secondo quanto spiegato da persone a conoscenza del dossier, sarebbe sostanzialmente simile a quella concordata al vertice dello scorso anno a Bali, in Indonesia. Tale formulazione, si conclude, deve ancora essere approvata dai leader del G20, ma il via libera è considerato probabile.
Il linguaggio di compromesso contenuto nel comunicato del G20 consentirebbe a tutte le parti di rivendicare un successo, secondo quanto riferisce Bloomberg. La differenza principale nel testo concordato quest’anno, rispetto a quello di Bali, è l’eliminazione della maggior parte delle frasi che esprimevano opinioni divergenti su questioni come le sanzioni e la condanna diretta della guerra della Russia. Diversi sono invece i riferimenti ai principi delle Nazioni Unite.
La frase del testo di Bali secondo cui “la maggior parte dei membri ha condannato fermamente la guerra” non è ripetuta nella bozza di quest’anno, che invece evidenzia aree di accordo, ad esempio sui principi della Carta delle Nazioni Unite contro l’uso della forza e a favore dell’integrità territoriale. La nuova bozza, aggiunge l’agenzia, accoglie con favore anche gli sforzi per raggiungere una “pace globale, giusta e duratura in Ucraina”.