
Aceto Modena Igp: dazi, Ue risponda con campagna comunicazione Ig
Aceto Modena Igp: dazi, Ue risponda con campagna comunicazione IgRoma, 4 apr. (askanews) – Una campagna europea di comunicazione dei prodotti Dop e Igp realizzata con fondi straordinari, nuovi strumenti di tutela internazionale, una lettura più protezionistica e garantista dei diritti di proprietà intellettuale e, a livello nazionale, l’adozione di provvedimenti mirati alla tutela e promozione dei prodotti DOP e IGP. Sono le proposte del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp a fronte dell’imposizione di dazi da parte del presidente americano Donanld Trump sulle produzioni europee.
Per Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio, ai dazi americani l’Unione Europea deve rispondere “con una strategia articolata e mirata, che includa anche fondi straordinari per la comunicazione del sistema dei prodotti DOP e IGP nei mercati strategici come gli Stati Uniti”. Fondi che consentirebbero ai Consorzi di tutela e ai produttori “di valorizzare le peculiarità uniche di questi prodotti, rafforzando la consapevolezza e la fiducia dei consumatori, comunicando l’unicità del sistema DOP e IGP nella certificazione e tutela del patrimonio culturale locale, italiano ed europeo”. “Riteniamo – aggiunge Grosoli – che una grande campagna di valorizzazione delle Indicazioni Geografiche possa avere ora una maggiore forza in un mercato come gli USA che si stanno delineando con la Presidenza Trump, rispetto alle tante singole iniziative portate avanti dai Consorzi di tutela”, spiega Grosoli sottolineando che il mercato USA rappresenta il 26% del volume totale della produzione.
Secondo il consorzio, le barriere tariffarie ostacolano il consolidamento e la crescita dell’export dei prodotti DOP e IGP italiani. Ostacoli che rischiano di alterare i meccanismi concorrenziali tra gli operatori del settore, generando un clima di incertezza per le imprese coinvolte nel commercio internazionale. Sempre a sostegno delle aziende e del comparto dei prodotti DOP e IGP, “questo scenario in cui l’aggressione e la minaccia sembrano sostituire le logiche dell’alleanza e della mediazione, evidenzia la necessità di nuovi strumenti di tutela internazionale dei prodotti DOP e IGP”, spiega Grosoli. Questi nuovi strumenti dovrebbero essere affiancati “a una lettura più protezionistica e garantista dei diritti di proprietà intellettuale attraverso cui le IG europee, ma non solo, possano essere tutelate e supportate nel confronto con prassi di concorrenza sleale comuni tanto nel territorio dell’Unione quanto in quello internazionale”.
“Auspichiamo infine – conclude Grosoli – che anche a livello nazionale vengano adottati provvedimenti mirati alla tutela e promozione dei prodotti DOP e IGP, lavorando come sistema Paese perché a livello strategico globale l’Unione Europea riveda la politica di relazioni e partnership commerciali declinandola nel nuovo contesto e favorendo l’apertura di nuovi spazi di mercato sicuri, regolati e promossi, in primis, a livello istituzionale e, ovviamente, a livello di relazioni industriali e commerciali”.