Agroalimentare, Nomisma: packaging sostenibile cruciale per italiani
Agroalimentare, Nomisma: packaging sostenibile cruciale per italianiMilano, 17 gen. (askanews) – Nei modelli d’acquisto alimentare degli italiani il packaging sostenibile rappresenta un aspetto assolutamente cruciale. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio packaging del largo consumo curato da Nomisma, presentato il 17 gennaio nella cornice di “Marca 2024” a Bologna. Al centro del focus la presentazione dei risultati di un’originale indagine condotta su un campione rappresentativo di responsabili di acquisto tra i 18 e i 70 anni con l’obiettivo di identificare stili di vita e abitudini sostenibili degli italiani, con una particolare attenzione proprio al ruolo svolto dal packaging dei prodotti alimentari.
Dalla ricerca emerge come gli italiani siano sempre più consapevoli delle problematiche collegate al cambiamento climatico: più di 6 su 10 lo considerano uno dei problemi più gravi a livello mondiale e per circa un terzo la crisi climatica e i suoi effetti rappresentano una delle principali preoccupazioni per i prossimi 12 mesi. Questa inquietudine si colloca subito dopo le preoccupazioni legate al caro vita che nel corso dell’ultimo anno ha continuato ad erodere il potere di acquisto delle famiglie. In questo scenario non semplice, per il 32% degli italiani la sostenibilità, unita all’attenzione all’ambiente, rappresenta un fattore determinante per le scelte di comportamento e acquisto, mentre il 59% dichiara di tenerne conto. La dimostrazione di queste abitudini riflette un maggiore impegno nel ridurre l’impatto ambientale delle proprie azioni: 1 italiano su 2 dichiara di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili rispetto a cinque anni fa. Nello specifico, quello energetico e idrico è l’ambito in cui l’82% delle famiglie presta più attenzione, seguito proprio dall’acquisto di prodotti alimentari e bevande (66%), e dalla mobilità e spostamenti (42%).
Per quanto riguarda le confezioni sostenibile, gli italiani guardano all’assenza di imballaggi in eccesso (59%), al fatto che siano interamente riciclabili (58%), che siano state prodotte con ridotte emissioni di Co2 (46%), con materiale riciclato (45%) o biodegradabile (44%). Forte attenzione si denota anche per gli imballaggi plastic-free e quelli utilizzabili più volte: 8 italiani su 10 ritengono importante conoscere il processo di riciclo e la seconda vita che avrà il materiale una volta riciclato. Centrale anche il ruolo giocato dalla marca del distributore: in 1 caso su 2 questa rappresenta la prima scelta quando si acquistano prodotti con confezioni sostenibili. “Negli ultimi 12 mesi il 54% dei nostri connazionali ha acquistato una marca diversa dal solito perché aveva una confezione più sostenibile e il 18% ha smesso di acquistare un prodotto a causa della sua confezione non ritenuta sostenibile” ha spiegato Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, sottolineando che “si tratta di un fenomeno destinato a non arrestarti nel prossimo futuro visto che il 40% degli italiani dichiara che nel 2024 aumenterà gli acquisti di prodotti alimentari e bevande con packaging sostenibile, una quota che sale ulteriormente tra le famiglie con figli piccoli e la generazione Z, ossia i target più attenti alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale”.