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Agroalimentare, verso l’Igp per i gianduiotti di Torino

Agroalimentare, verso l’Igp per i gianduiotti di TorinoRoma, 5 lug. (askanews) – E’ stata presentata mercoledì alla Commissione Europea la richiesta dell’Indicazione Geografica Protetta per i gianduiotti di Torino. Una volta accettata, tutti i gianduiotti prodotti in Piemonte, con una percentuale di nocciola che va dal 30% al 45%, zucchero semolato di barbabietola o di canna raffinato dal 20% al 45% e una percentuale minima del 25% di cacao, senza la presenza di latte in polvere, potranno essere riconosciuti IGP. Il risultato arriva al termine di un percorso iniziato nel 2017, anno in cui fu costituito, da parte di 40 aziende e maestri artigiani del cioccolato, il Comitato del Gianduiotto di Torino IGP.



Lo rende noto la cioccolateria Giraudi, di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria. “Il Gianduiotto di Torino è un’eccellenza del territorio piemontese e, come tale, va riconosciuta sia in Italia che all’estero – spiega in una nota Giacomo Boidi – L’Igp è un’importantissima etichetta che ci consentirà di dare maggior valore al prodotto e di comunicarlo con più facilità. Il riconoscimento non sarebbe esclusiva conseguenza della centenaria tradizione cioccolatiera regionale, ma anche delle indiscusse proprietà qualitative della Nocciola del Piemonte, altra IGP del territorio”, conclude.