Aiea: una rete di laboratori veterinari per evitare nuova pandemia
Aiea: una rete di laboratori veterinari per evitare nuova pandemiaBaku, 10 mar. (askanews) – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) “è nota soprattutto per le minacce legate a diversi Paesi” come la Corea del Nord, l’Iran o l’Ucraina, ma l’Aiea si occupa del nucleare anche in altri settori, in particolare quello della salute, ha spiegato Najat Mokhtar, vice direttore generale dell’Aiea, nel suo intervento al Global Baku Forum, che entra nella seconda giornata di lavori.
Mokhtar ha voluto sottolineare due dei settori su cui investe l’Aiea: da una parte “l’accesso” alla medicina nucleare e dall’altra la prevenzione di nuove pandemie. “Lavoriamo a un programma con la Fao e gli stati membri per rafforzare i laboratori veterinari, un’area poco finanziata e negletta, non dimetichiamo che il Covid è arrivato dall’ambiente e dagli animali. Per questo creiamo la più grande rete di laboratori veterinari che possa sorvegliare cosa accade nel settore dei patogeni animali e evitare che ci sia il salto. Non abbiamo la soluzione magica ma stiamo facendo la nostra parte”.
Il vice direttore generale dell’Aiea ha descritto anche i progetti per la medicina nucleare: “In 30 Paesi africani non c’è accesso alla diagnosi per immagini e alle cure radiologiche. Non possiamo restare in silenzio, dobbiamo fare qualcosa: abbiamo lanciato un progetto pilota in sei Paesi africani, tra cui Malawi, Kenya e Senegal per portare l’accesso alla diagnostica per immagini e la diagnosi precoce, oltre ai trattamenti di medicina nucleare per il cancro”.