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Al Museo della Scienza l’arte intermediale sposa emozione e tecnologia

Al Museo della Scienza l’arte intermediale sposa emozione e tecnologiaMilano, 9 nov. (askanews) – Un’istallazione d’arte interattiva per invitare a “toccare”, “vedere” e “capire” la magia dei colori, che sono tali grazie solo ad un’elaborazione creativa della mente umana. E’ “kaleidoscope”, opera di Karina Smigla-Bobinski, ospitata a Milano all’intero del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a partire dall’11 novembre. L’istallazione, realizzata grazie all collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti – rientra nel programma di arte di arte digitale portato avanti dal Museo per avvicinare le giovani generazioni alle discipline steam.

“Arricchiamo con motivato entusiasmo il nostro programma dedicato all’arte digitale con Kaleidoscope, l’installazione dell’artista intermediale Karina Smigla-Bobinski che ben traduce la dichiarazione posta all’ingresso del Museo, con cui accogliamo i visitatori: scienza è cultura – dice afferma Fiorenzo Marco Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia- L’opera, ideale per avvicinare le giovani generazioni alle discipline steam, fonde il processo creativo con quello scientifico, e mira a creare consapevolezza su come percepiamo il mondo, a partire dai suoi colori”. Costituita da un tavolo luminoso sul quale fluttuano, tra fogli di pvc, strati di inchiostro rosso, verde e blu, l’opera invita a riflettere sulla percezione del colore e sull’interazione tra analogico e digitale. Manipolando i colori primari, è possibile creare nuove tonalità di ciano, magenta e giallo. “Quando si interagisce con Kaleidoscope si gioca con la propria mente – invita a riflettere l’autrice dell’istallazione, l’artista Karina Smigla-Bobinski – Questo lavoro riguarda le onde elettromagnetiche e il modo in cui esse passano attraverso quei due piccoli fori che sono i nostri occhi”.

Karina Smigla-Bobinski è un’artista intermediale e nel suo lavoro utilizza media analogici e digitali muovendosi tra scienza, espressione e cognizione. Produce e collabora a progetti che spaziano dalla realizzazione di sculture cinetiche, installazioni interattive e interventi artistici, spesso caratterizzati da oggetti di realtà mista, performance multimediali di teatro fisico e progetti online L’installazione al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia prende vita grazie all’azione dei partecipanti, che creano paesaggi visivi sorprendenti, attraverso vibranti giochi cromatici.”Siamo molto contenti della presenza di Karina Smigla-Bobinski al Museo – dice Maria Xanthoudaki, direttore Education del Museo – Sia il suo pensiero, sia il suo lavoro Kaleidoscope sono la perfetta espressione del nostro pensiero educativo: voler unire arte e scienza, esplorazione cognitiva ed emozione, il tutto in un’esperienza ricca e incantevole che aiuta a comprendere il mondo che ci circonda. Per noi l’arte è un potente strumento educativo, con le sue infinite possibilità di coinvolgere tutti e aiutare ad aprire la “scatola nera” della scienza e della tecnologia abbattendo paure e barriere”. Per la sua possibilità d’interazione diretta e intuitiva, Kaleidoscope è accessibile a tutti, superando l’idea dell’esperienza artistica come consumo passivo, e mette al centro l’espressione personale come azione collettiva. “Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia inrcarna con la propria attività la concezione più alta di museo – aggiunge Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano – Oltre a conservare la memoria dei risultati raggiunti dalla scienza nel corso dei secoli, da Leonardo da Vinci in poi, il Museo stimola e accoglie quella ricerca che sta a cavallo tra arte, scienza ed esperienza. L’installazione che si inaugura oggi, infatti, partendo da una profonda conoscenza scientifica, è in grado di offrire un’esperienza artistica coinvolgente e affascinante, a dimostrazione di come i confini tra arte e scienza siano, da sempre, quasi impercettibili”.

L’installazione è ospitata dal Museo grazie alla collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, il cui contributo è volto a favorire la diffusione della cultura scientifica tra i giovani, promuovendo le discipline steam (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) con impatti positivi su economia e società. L’opera fa parte di “Digital Aesthetics”, il programma permanente di installazioni di arte digitale del Museo che riflette sui nuovi linguaggi espressivi ed esplora le connessioni tra ricerca, innovazioni tecnologiche e processi creativi artistici. L’installazione Kaleidoscope è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo; l’opera sarà aperta al pubblico da sabato 11 novembre fino ad ottobre 2024 ogni sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17. Sabato 11 novembre inoltre sono previsti due workshop con l’artista (della durata di 75 minuti e pr per vistatori con più di 9 anni) per approfondire la teoria e percezione del colore. Al termine dell’esperienza ciascun partecipante potrà portare con sé un piccolo Kaleidoscope con cui realizzare il proprio paesaggio visivo. (nella foto: un momento della presentazione dell’opera; da sinistra Fiorenzo Marco Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia; Karina Smigla-Bobinski, Open-Media Artist; Maria Fratelli, dirigente Unità Progetti speciali e Fabbrica del Vapore del Comune di Milano; Marco Santarelli, direttore Comunicazione, Relazioni Esterne e Sostenibilità di Cassa Depositi e Prestiti; Maria Xanthoudaki direttrice Education del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia)