Al via il 48mo Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano
Al via il 48mo Cantiere Internazionale d’Arte di MontepulcianoRoma, 14 lug. (askanews) – Apre oggi in Piazza Grande a Montepulciano con i tradizionali squilli della Banda Poliziana diretta da Giacomo Valentini la 48esima edizione del Cantiere Internazionale d’Arte: a seguire l’Orchestra della Toscana diretta da Roland Böer con Gabriel Schwabe al violoncello e Hellen Weiss al violino su musiche di Beethoven, MacMillan e Brahms. Domani e domenica 16 saranno dedicati alla nuova produzione della rarissima operina giovanile di Mozart, “Bastiano e Bastiana”, e il territorio si animerà tra Montefollonico e la riserva naturale di Pietra Porciana con concerti cameristici e progetti sperimentali come il trekking sonoro Peripatetiche dell’Ascolto.
Anche quest’anno il Cantiere Internazionale d’Arte apre la grande kermesse trasversale alle arti che per due settimane coinvolgerà dieci borghi fra i più belli della provincia di Siena, con una nuova produzione d’opera. E benché il Cantiere sia sulla soglia dei 50 anni – ma sempre fresco grazie alla sua vocazione didattica e divulgativa – si dedica alla giovinezza, con la scelta del titolo raro Bastiano e Bastiana, primo Singspiel di Mozart, composto a soli 12 anni e liberamente ispirato a Jean-Jacques Rousseau. Ed i giovani finalmente rifletteranno sulla giovinezza insieme a Mozart, grazie alla Wunderkammer Youth Ensemble guidata dalla salda mano del direttore di grande esperienza Tito Ceccherini, alla regia di Luca Fusi, docente della Civica Scuola Paolo Grassi di Milano, ed ai giovanissimi protagonisti Matteo Tavini e Laura Zecchini. Rappresentata meno di 100 volte dal 1768 ad oggi, essa riprende il tema di Le devin du village, intermezzo comico di Jean-Jacques Rousseau per la corte di Luigi XV. Racconto d’amore e di giovinezza, se non proprio di fanciullezza, in un idillico contesto campestre di manierato sapore settecentesco, pare che essa venisse rappresentata la prima volta nel giardino della villa viennese del celebre medico ed ipnotizzatore Franz Anton Mesmer, padre del mesmerismo o magnetismo animale, anche se la prima esecuzione certa si colloca a Berlino nel 1890, oltre un secolo dopo.
Piccoli misteri insoluti avvolgono la storia dell’operina del precocissimo Mozart, come l’impressionante somiglianza tra il tema iniziale della breve ouverture e quello principale del primo movimento della terza sinfonia di Beethoven, ma in generale colpisce in essa la delicata, leggera e trasognata storia d’amore adolescenziale di un mondo campestre molto Rococò, tela perfetta per reinterpretazioni contemporanee che ne restituiscano poeticamente il clima sognante e magico, soprattutto quando affidate, come al Cantiere, ad una compagnia giovanissima e perciò credibile, come il grande Strehler chiedeva proprio per le opere mozartiane “d’amor giovine”, a suo parere non credibili se affidate ad un cast adulto. Il regista Luca Fusi, oggi docente alla Grassi di Milano, ma per anni impegnato tra l’Europa e l’Africa in progetti davvero di frontiera rispetto ai linguaggi tradizionali, racconta: “Bastiano e Bastiana è un gioco, un allegro divertissement che Mozart scrive giovanissimo e che propone spunti che ritroveremo nelle opere della sua maturità. La messa in scena per Montepulciano vuole esaltare questo aspetto giocoso proponendo un dialogo a tre voci fra musica, parola e movimento puro. In omaggio alla decennale collaborazione del Cantiere con il Maestro Marcel Marceau, il palcoscenico brulicherà di un coro di mimi silenziosi che costruiranno la storia sulle vestigia di un sipario che parla, al tempo stesso, la lingua della finzione e della verità naturale dell’Uomo”.
Sul podio della Wunderkammer Youth Ensemble il direttore Tito Ceccherini, apprezzato interprete del repertorio moderno e contemporaneo, che collabora con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony, la Philharmonia di Londra e la Tokyo Philharmonic, saprà cogliere questa preziosa occasione per far crescere i ragazzi della piccola orchestra, per un esito artistico di livello alto e soprattutto, in un’ottica perfettamente henziana, un concreto sviluppo del talento e della professionalità. I protagonisti sono il giovane tenore aretino Mattia Tavini, cresciuto artisticamente nel cuore del Cantiere, il soprano ventunenne Laura Zecchini, reduce da Il Giro di Vite di Britten a I Teatri di Reggio Emilia a maggio scorso e il baritono Paolo Leonardi, già invitato al Festival Monteverdi di Cremona. La serata della prima sarà aperta dal ritorno di Aperitivo all’Opera alle ore 20.30 al Teatro Poliziano con la presentazione della nuova e fortunata avventura letteraria del critico, giornalista, divulgatore e drammaturgo Alberto Mattioli, “Gran Teatro Italia – Viaggio sentimentale nel paese del melodramma”, già alla seconda ristampa a solo un mese dalla pubblicazione per Garzanti.