All’AEMuseum uno spazio interattivo racconta Milano e il futuro del Paese
All’AEMuseum uno spazio interattivo racconta Milano e il futuro del PaeseMilano, 16 nov. (askanews) – Un nuovo spazio interattivo del museo d’impresa di Fondazione Aem. Dopo l’apertura un anno fa dell’AEMuseum, il museo di Fondazione custode dell’eredità e della storia di Aem e della città di Milano, si aggiunge oggi un nuovo spazio espositivo che ha come principio fondante l’utilizzo del patrimonio storico per comprendere il presente e proiettare i visitatori verso il futuro attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, che la Fondazione ha scelto da anni come punto di riferimento per le attività culturali-educative e le iniziative di ricerca scientifica e formazione specialistica.
La nuova area museale è frutto di un lavoro di recupero, valorizzazione ed efficientamento energetico della precedente area didattica. Esteso su circa 200 metri quadrati, questo nuovo spazio museale sarà formato da 4 exhibit interattivi: 2 ledwall, un totem, un hub educativo e un periscopio digitale che coinvolgeranno il pubblico in maniera dinamica tra le testimonianze della storia di Aem e le numerose iniziative culturali e scientifiche della Fondazione. In particolare, nella nuova area sono presenti due ledwall interattivi dedicati ai temi dello sviluppo sostenibile e della povertà energetica, pensati come strumento di divulgazione, ma anche come strumento per “navigare” tra il passato dell’azienda e il presente della Fondazione rispetto ad alcuni obiettivi chiave. Una sezione particolare del museo è dedicata alle giovani generazioni grazie al progetto europeo Let’s act!, pensata come una piattaforma-gioco per educare i giovani allo sviluppo sostenibile in maniera attiva. I ragazzi, infatti, saranno “ingaggiati” attraverso alcuni personaggi creati con la stampa 3D che li guideranno nella visione di filmati sul tema della sostenibilità. Attraverso un periscopio, poi, è possibile “volare” 100 metri sopra la sede della Fondazione e vedere i luoghi storici di AEM, come l’Officina del gas alla Bovisa, le colonie di Igea Marina, le dighe dell’Alta Valtellina. Infine, in una grande vela che svetta sopra alla nuova area del museo, sarà possibile fruire filmati e immagini dell’Archivio storico fotografico Aem e, durante le mostre immagini dedicate ad approfondimenti tematici.
Socio attivo di Museimpresa, l’associazione dei Musei e degli archivi d’impresa italiani, Fondazione Aem affianca con il museo la pluriennale attività dei suoi archivi storici nell’arricchire la rete di musei del patrimonio aziendale di cui l’associazione è rappresentante. “Questa nuova parte di museo – spiega Fabrizio Trisoglio, curatore di AEMuseum – è la naturale evoluzione di quella già esistente che utilizza la memoria per interpretare il presente e il futuro. Custodire la storia per costruire il futuro significa anche trasmettere e divulgare la straordinaria ricchezza dei propri archivi in maniera dinamica e con linguaggi differenti – spiega il curatore – ed è all’interno di questo solco che si deve leggere l’intenzione di una valorizzazione in chiave contemporanea del proprio immenso patrimonio storico per raggiungere in maniera dinamica ed efficace una molteplicità di pubblici”.
La giornata è stata l’occasione per il secondo dei tre Incontri con la Storia, il ciclo di appuntamenti promosso da Fondazione Aem e Fondazione Corriere della Sera sulle moderne sfide della contemporaneità, a partire dalla storia e dal patrimonio culturale di Aem. “Le imprese sono comunità di persone, legate da un progetto innovativo dell’imprenditore e da una condivisione di valori: creatività, amore per il lavoro ben fatto, passione per la ricerca, impegno per il cambiamento positivo, cura sincera per la sostenibilità ambientale e sociale – ha detto Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa – È fondamentale la qualità dei luoghi di lavoro, la ‘fabbrica bella’ e cioè ben progettata, accogliente, luminosa, sicura e dunque anche più produttiva. Il luogo ideale del nuovo ‘umanesimo industriale’”.