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All’attore russo Mashkov è stato vietato l’ingresso in Ucraina

| Redazione StudioNews |

All’attore russo Mashkov è stato vietato l’ingresso in UcrainaMilano, 8 mag. (askanews) – Strana parabola per l’attore russo Vladimir Mashkov, che è al centro di un’indagine penale in Ucraina e gli è stato vietato di entrare nel Paese. Lo riferiscono la SBU, il servizio di Intelligence di Kiev, e l’Ufficio del Procuratore generale ucraino.

Direttore artistico della Moscow Theatre School Oleg Tabakov, Mashkov ha lavorato con Pavel Lungin in “Oligarch” e anche nella serie tv thriller “Rodina” (patria); nel 1997 aveva interpretato il ruolo principale nel commovente film “Il ladro”, che è stato successivamente candidato all’Oscar, mentre nel 2011 era nel cast di “Mission: Impossible – Protocollo fantasma”, con Tom Cruise con la regia di Brad Bird. Durante le presidenziali del 2018 in Russia è stato uno dei fiduciari del presidente russo Vladimir Putin durante la sua campagna elettorale. Secondo l’indagine ucraina, durante il 2022 Mashkov ha sistematicamente partecipato a concerti e altri eventi pubblici a sostegno della Russia in territori occupati dai russi della regione di Lugansk e della regione di Donetsk. Inoltre, l’attore si è ripetutamente recato nella Crimea occupata per sostenere lo spirito combattivo degli occupanti.

Su Instagram e Telegram, l’attore ha chiesto l’annessione illegale delle regioni di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia alla Federazione Russa, scrivono da Kiev. Cioè, ha chiesto un cambiamento dei confini del territorio dell’Ucraina. Mashkov ha anche giustificato e riconosciuto legittima l’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina, si aggiunge. I testi da lui pubblicati sono considerati dalla giustizia ucraina effettivamente di natura propagandistica e giustificavano l’invasione russa.

La figlia di Mashkov, Masha Mashkova, che è attrice negli Usa, si è espressa contro le posizioni del padre e ha preso le distanze. “Quello che sta accadendo in questo momento è semplicemente impensabile… e il fatto che così tanti russi, incluso mio padre, credano che questa violenza sia in qualche modo giustificata, mi spezza il cuore”, ha detto Mashkova alla Cnn.