Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

All’Orto botanico di Roma il 29-30 marzo la Festa del Bio

All’Orto botanico di Roma il 29-30 marzo la Festa del BioRoma, 18 mar. (askanews) – Appuntamento il 29 e 30 marzo all’Orto Botanico di Roma per la festa del Bio e MontagnaMadre, evento nato dalla sinergia tra FederBio e Slow Food Italia. La manifestazione, a ingresso libero, sarà allestita lungo i viali dell’Orto Botanico ed è previsto un ricco palinsesto di talk, showcooking, laboratori, degustazioni e la possibilità di acquistare direttamente dai produttori di montagna dei Mercati della Terra di Slow Food da diverse regioni d’Italia.



Al centro del programma il ruolo cruciale dell’agroecologia per supportare lo sviluppo delle zone rurali e di montagna, dove contribuisce a contrastare l’abbandono di queste terre ricche di biodiversità, cultura e tradizioni, creando concrete opportunità occupazionali soprattutto per le giovani generazioni e le donne. Le aree interne coprono attualmente oltre il 50% della superficie agricola, con una forte vocazione biologica, e ospitano il 46% delle imprese agroalimentari italiane, con una presenza significativa di aziende gestite da giovani (9,2%) e da donne (25%). Organizzata da FederBio e Slow Food Italia, con il contributo della divisione Mountain Partnership della FAO e dell’Orto Botanico-La Sapienza, “Festa del BIO e Montagna Madre” si pone l’obiettivo di consolidare il legame tra agricoltori e cittadini, ampliando la consapevolezza sull’importanza di adottare stili alimentari sostenibili che tutelino sia la salute sia la biodiversità e gli ecosistemi naturali.


I temi centrali della manifestazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa inaugurale, il 29 marzo alle 10.45. “La montagna ricopre un ruolo fondamentale nel nostro ecosistema, dobbiamo però imparare ad ascoltarla, per capirne criticità e esigenze – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – L’agricoltura biologica rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo per le comunità dell’entroterra, un motore di crescita economica e sociale nel rispetto delle tradizioni e delle bellezze naturali”.